Polpette di ricotta e pensieri ad alta voce

La fretta è una cattiva consigliera.
Cercare in tutti i modi di fotografare delle povere polpette di ricotta alle dieci di sera, dopo una di quelle giornate che vorresti archiviare in fretta, sparando sacripanti a destra e a manca perchè le foto non sanno nè di me nè di te (ho reso l’idea?), non è una cosa furba.
Serve tranquillità per assaporarsi il gusto di mettersi lì, sistemare il tavolo, cercare la cocotte che fa al caso tuo e cominciare a vedere l’effetto che fa.
Sia chiaro, non c’è niente di professionale nel mio fotografare. Non ancora, mi piace dire, ma c’è comunque passione. So bene che in nessuna foto c’è mai la luce che servirebbe davvero, la messa a fuoco che fa di uno scatto una foto di quelle che resti lì a guardarla e bla bla bla, ma c’è comunque un punto fermo: mi deve piacere. E devo dire che da un pò di tempo a questa parte, sto cominciando a diventare una scassamaroni più esigente. E quindi, dopo gli esperimenti fallimentari fatti a tarda sera e dopo averci dormito su una notte, ho montato il cavalletto, ho preso le polpette (sono ottime anche fredde!) e ho scattato. Tutto questo intorno alle 7.30, poco prima di preparare la colazione, con i tre pelosi che mi puntavano famelici miagolando a gran voce “crocchette!”
Nella foto la luce non è ancora il massimo perchè a quell’ora la cucina è baciata da un sole un pò difficile da gestire. Non potendo fare la messa a fuoco manuale ancora non riesco a catturare il vostro sguardo fino a dirvi “guardate proprio lì!”, ma insomma, adesso non mi dispiace ^___^
Anche perchè, diciamocelo chiaro, queste polpette sono proprio buone e stasera saranno solo un ricordo!

INGREDIENTI
300 gr di ricotta
1 uovo
pangrattato q.b
parmigiano grattugiato o pecorino (50/60 gr)
sale
olio
prezzemolo

In una ciotola abbastanza capiente schiacciate la ricotta con una forchetta, aggiungete il formaggio, regolate di sale e incorporate l’uovo. Aggiungete il pangrattato fino a quando il composto assumerà una consistenza sostenuta (ma comunque morbida) tale da permettervi di formare delle polpette. Scaldate una padella con un filo d’olio e disponete le polpette. Aggiungete dell’acqua fino ad arrivare a metà altezza delle polpette, il prezzemolo e fate cuocere. Sono pronte quando tutta l’acqua si sarà assorbita. Possono essere mangiate appena fatte, oppure fredde, oppure il giorno dopo passandole in forno.

Ho trovato questa chicca di ricetta su questo blog qui

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4 pensieri su “Polpette di ricotta e pensieri ad alta voce

  1. Biagio

    No siccome mi era avanzata una ricottina (di capra, ottima, presa alla festa di via Washington domenica) allora stasera le ho fatte. Con un certo scetticismo, ti confesso, in quanto per me le polpette sono solo fritte, ovviamente.
    Ma son venute benissimo devo dire, con qualche piccola libera variazione, ad esempio una bella manciata di capperi di pantelleria nell’impasto, che secondo me ci stavano giusti giusti, ciao.

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    1. Sweetie Autore articolo

      L’aggiunta dei capperi mi sembra proprio una grande idea, la prossima volta li uso anch’io!

      La festa di via Washington rientra nelle feste di via che fanno ogni tot? È bellissimo anche il mercato della terra in zona procaccini, se non lo conosci provalo, si respira aria buona 🙂

      Rispondi

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