Lemon Pound Cake

Lemon Pound Cake

Che a ben pensarci, se riguardo questa foto, ciò che più cattura la mia attenzione non è il piatto, ma ciò che ci sta intorno.

Che si possono chiamare briciole e pensare a quello che resta sul tavolo oppure vederci dei semi e dirsi che da lì nasce qualcosa.

E’ un cake che profuma di limone, di quelli infallibili che già ti vedi mentre fai colazione, con la tazza di latte, la frutta fresca e la marmellata buona.

C’è che oggi, intorno a quel piatto voglio vedere semi.

Con la testa tra Londra e New York, pensando a Parigi ma anche un pò a Copenhagen. A una sacca in spalla, alla musa occhio languido al collo e a un taccuino a quadretti a portata di mano.

E’ fame di. Domani cambio idea – è sicuro come è sicuro che lovvo i biscotti – ma per oggi niente progetti.

Guardo la tavola e non mi lascio scappare niente. Nemmeno una briciola.

5.0 from 3 reviews
Lemon Pound Cake
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Cosa vi serve
  • 225 gr di farina
  • 1 cucchiaino di lievito
  • 120 gr di burro morbido
  • 1 cucchiaio di buccia di limone grattugiata
  • 220 gr di zucchero
  • 2 uova
  • 125 ml di latte
  • zucchero a velo q.b.
Mettiamoci al lavoro
  1. Lavorate nella planetaria o con le fruste elettriche il burro morbido, insieme alla buccia di limone.
  2. Aggiungete gradualmente lo zucchero e lavorate il composto per qualche minuto.
  3. Aggiungete le uova, una alla volta, sbattendo bene l'impasto dopo ogni aggiunta.
  4. Abbassate la velocità e aggiungete la farina precedentemente setacciata con il lievito e poi il latte, alternandoli prima uno e poi l'altro.
  5. Imburrate uno stampo medio da plumcake (8 x 26 x 9) e foderatelo con la carta forno.
  6. Versate il composto e fatelo cuocere a 160 gradi per 50 minuti circa o comunque fino a quando uno stuzzicadenti infilato al centro non uscirà pulito (controllate la cottura, mi raccomando)
  7. Fate raffreddare prima di spolverizzare il plumcake con lo zucchero a velo

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9 pensieri su “Lemon Pound Cake

  1. tatiana

    Ho finalmente ripreso a cucinare leccornie da colazione dopo un periodo di follia pura in cui a malapena usciva una bistecca ai ferri, poi passo da Sweetie e trova la prossima colazione che allieterà il mio risveglio preparandomi alle lotte quotidiane con il resto del mondo: direi che per una cosa così limonosa si può affrontare tutto, anche il lavoratore incavolato o il datore di lavoro che non paga, il giudice che rompe le scatole o la cancelleria che non trova i verbali….sì, si può fare, l’importante è partire bene con la colazione perfetta. La tua.

    Rispondi
    1. Sweetie Autore articolo

      E io lo sapevo che stavi cercando la prossima colazione, che credi?
      Una cosa così è la giusta premessa per affrontare tutto. Poi serve pazienza, coraggio, tenacia, iniziativa, quel pizzico di fortuna che si fa sempre desiderare e farsi un mazzo tanto. Ma mi sa che di tutta questa roba qui eri già ben fornita, ti mancava solo il profumo del limone :-))))

      Rispondi
  2. Miu

    Ché è dalle briciole-semi che nascono i pensieri-fiori (squisiti) migliori! E da quella testolina quante ne vengon fuori ogni volta! Questo cake sa di casa, una delle qualità migliori che gli si possano mai infondere! 🙂

    Rispondi
    1. Sweetie Autore articolo

      Ma cara che sei 🙂
      Sappi che questo fine settimana mi dedicherò a farina & co e tu sarai nei miei pensieri, cercando quel sapore di “casa” che vale un tot… speriamo di trovarlo! 🙂

      Rispondi
  3. Francesca P.

    Eh già, Manu, deve proprio essere questo: è fame di. Di tutto quello che viene oltre i puntini di sospensione, di quel che conosci ma anche che non conosci, di nuovo e a volte vecchio insieme (lo so, sono arrovellata come trecce di pane), di tutto e ancor di più, di non sempre sai cosa ma sai che vuoi mangiare. E lasciare semi sul cammino, perchè sono ciò che dà un futuro.
    A proposito… ma com’è che sia io sia te abbiamo usato la parola “semi” nell’ultimo post? 🙂
    Ciao amica felina, le tre città che hai nominato mi accendono mille luci e se le briciole finiscono so che presto torneranno, perchè ci sono cose che senzanonsappiamostare.

    Rispondi
    1. Sweetie Autore articolo

      Di come ti ci ritrovi. Una parola dietro l’altra, nei puntini di sospensione – che non me li sono dimenticati – nelle trecce di pane che sono lovvo puro, di quando non sai cosa – ed è tutto quello che sai – ma sai che vuoi mangiare. Proprio così. E le cose che senzanonsappiamostare sono quello che siamo più di ogni cosa.
      Grazie che ti devo un tot di biscotti, perchè tra una parola e l’altra, mi hai portato un passo più avanti di dove ero riuscita ad arrivare da sola <3

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  4. Stefania

    Lo hai capito vero, che ti voglio proprio tanto bene ?
    Si, è così ! Ogni cosa che posti mi piace e mi piace il modo in cui la racconti, come riesci sempre a dare un’altra chiave di lettura a tutto… Anche ad un semplice dolce per colazione !
    Ti lovvo !
    Stefania

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