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Una bontà di brownies con la Guinness e i lamponi!

Ora, non vorrei essere blasfema, ma secondo me, quando hanno piazzato la gola tra i sette peccati capitali hanno pensato alla ricetta che vi sto per raccontare. A questa e alla Devil’s Food Cake, che la nomini e hai già detto tutto. Riassunto che non serve aggiungere altro: cioccolato fondente 70% + guinness + lamponi. Un gusto deciso, tutto raccolto in una consistenza pastosa che ti si attacca al palato e che lascia qua e là un sacco di briciole che ci fai la scarpetta. Non so se mi sono spiegata.
La ricetta viene da Jamie Oliver che, alla faccia dell’essere blasfema, propongo di fare santo subito.


 

INGREDIENTI
200 gr di cioccolato fondente 70%
180 gr di burro
125 gr di farina
40 gr di cacao amaro
1 tsp di lievito (cucchiaino)
4 uova
200 ml di Guinness (170/180 ml per un gusto più “rotondo”)
200 gr di lamponi

In una ciotola abbastanza capiente per lavorare tutti gli ingredienti, fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato a pezzetti e il burro. In una seconda ciotola mescolate la farina, lo zucchero, il lievito e il cacao amaro. Quando il burro e il cioccolato si saranno sciolti, togliete la ciotola dal fuoco e unite farina, zucchero, lievito e cacao precedentemente mescolati.
Lavorate bene l’impasto. Poco alla volta aggiungete le uova sbattute e amalgamate il tutto. Lavorate l’impasto con le fruste elettriche così da renderlo omogeneo e spumoso. Aggiungete la Guinness e mescolate fino a farla assorbire. In ultimo unite i lamponi mescolando delicatamente con un cucchiaio di legno in modo da non romperli.
Rivestite una teglia con della carta forno.  Le dosi della ricetta sono per una teglia 30 cm x 20 cm, io ho fatto metà dose e ho usato una teglia quadrata da 18 cm. Per rivestire la teglia, di norma taglio una striscia che posiziono per la lunga, lasciando la carta più lunga del necessario, i lati che restano scoperti li imburro. In questo modo, dopo la cottura, posso prendere i due lembi di carta e togliere l’impasto dalla tortiera molto facilmente.
Preriscaldate il forno a 180 gradi e fate cuocere per 25 minuti circa. Occhio alla cottura, dovranno essere “croccanti” fuori, ma morbidi dentro, lo stuzzicadenti dovrà risultare ancora un pò bagnato.

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Brasato alla Guinness

Premessa: per non sembrare fuori tempo, fuori stagione e anche un pò fuori di testa mi tocca scrivere una premessa al post che stava nel mio archivio da poco più di una settimana.
Che meraviglia questa primavera anticipata, ma come la mettiamo con l’archivio delle ricette? Quando mi sono messa a scrivere, avevo il piumino appeso in corridoio, i guanti nella borsa e i caloriferi accesi avevano un loro perchè. Oggi non più! Ma come resistere a questa meraviglia? Era un delitto lasciarla li fino al prossimo autunno e quindi eccola qui. Voi attrezzatevi in questo modo: state di vedetta e tenete d’occhio il tempo; alla prima nuvoletta armatevi di tutto punto e non lasciatevi scappare l’occasione di preparare questa chicca! Alla peggio – se attrezzati – potete sempre accendere il condizionatore per creare il clima! ^____^
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Dev’essere la stagione, ma tutte le volte che mi imbatto in una ricetta che prevede una cottura lenta, una cocotte di ghisa, e una puccina da farci la scarpetta mi si fanno gli occhi a cuoricino. Avete presente?
Ora, vista la premessa, come avrei potuto resistere a questa ricetta? L’ho scovata qui, l’originale è di Trish Deseine.
E’ una ricetta da meditazione. Mettete su della buona musica (tipo una roba così Otis Redding-Sitting on the dock of the bay) e poi dedicatevi alla preparazione con tutta calma. Il risultato sarà sorprendente, il gusto rotondo, è come un brasato deve essere.
Godetevela, insomma ^___^

INGREDIENTI
750 gr di cappello del prete di vitello (la ricetta originale riportava carne di manzo per brasato, ma il macellaio sotto casa aveva solo vitello)
30 gr pancetta a dadini (la ricetta originale riportava lardo o pancetta tesa)
3 carote (nella ricetta originale 2)
1 cipolla bianca piccola tritata
2 cucchiai farina
5 dl brodo di carne o vegetale (per me vegetale)
3 dl di Guinnes o altra birra scura Irlandese
15 gr burro
un cucchiaio di olio extravergine di oliva
un mazzetto di rosmarino
sale e pepe nero q.b.

Fate rosolare per qualche minuto con il burro e l’olio la pancetta con la cipolla tritata e poi aggiungete la carne. Spolverizzate con la farina e lasciate scurire per qualche minuto. Fate raffreddare leggermente prima di versare il brodo e la birra. Mescolate e portate ad ebollizione continuando a mescolare. Aggiungete il rosmarino e le carote tagliate a pezzetti.
Coprite e cuocete a fuoco dolce per almeno due ore, la carne deve essere tenerissima.
Io l’ho preparata la sera prima, per la sera successiva.
Ricordate di tenere a portata di mano del pane buono per una “scarpetta” memorabile. Se volete esagerare servite con una polentina ^____^


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