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Insalata di orzo, cavolo broccolo e pecorino

Orzo, cavolo stellato e pecorino

Per il primo appuntamento di Marzo con il Meat Free Monday non avevo pensato a questa ricetta.

in origine doveva esserci una torta di spinaci, purtroppo vittima di una teglia apribile la cui tenuta ha lasciato alquanto a desiderare. Esatto, uova spalmate ovunque nel forno e !!@#@#?!!#!@#$% come se piovesse.

A questo punto ho deciso di andare sul sicuro e affidarmi a due “pezzi da novanta” che messi in coppia sanno  regalare un sacco di soddisfazioni, vale a dire l’orzo e i broccoli.

Di orzo vi avevo già parlato, raccontandovi un’ insalata con orzo, pomodorini e pesto che vi consiglio di tenere a  mente per la bella stagione.

Con molta probabilità l’orzo è il primo cereale coltivato dall’uomo: le testimonianze più antiche di coltivazione risalgono addirittura al Neolitico, prima ancora dei faraoni insomma. E’ un cereale rustico che si presta a molte preparazioni, un pò come il riso. Può essere aggiunto a zuppe e minestre, oppure preparato in insalata o ancora cucinato come un risotto.

 

Cavolo stellato

Sul broccolo invece, non so mai cosa dire. Nel senso che, per quanto io sia fresca di studi, se mi interrogate su cavoli, broccoli e cavolfiori mi si stampa in fronte un bel punto interrogativo e chi si è visto si è visto.

Onde togliermi ogni dubbio ho chiesto aiuto al solito Sig. Google: ho trovato di tutto, ma alla fine mi sono fermata su quanto vi riporto di seguito, che dovrebbe aiutare chi, come me, quando si parla di broccoli non ci capisce un cavolo!

DI CAVOLI, BROCCOLI E CAVOLFIORI
I cavoli appartengono alla famiglia delle crucifere, varietà Brassica. La parte edibile di queste piante è rappresentata dalle foglie (cavolo cappuccio, verza, cinese, marino, nero, cavolini di Bruxelles) o dalle inflorescenze ancora immature (broccolo, broccoletti, cavolfiore).

Qualità nutrizionali
Tutti i cavoli contengono quantità significative di vitamina C, acido folico, fibra, potassio, e alcune sostanze particolari come i tioossazolidoni, con effetto antitiroideo, e il sulforafano, che, assieme agli isotiocianati, si ritiene abbia un effetto protettivo contro i tumori intestinali.

Varietà
I cavoli comprendono una grande varietà di piante, di seguito le più utilizzate.
Broccolo
Il cavolo broccolo e il cavolo broccolo ramoso (quello che ho usato nella ricetta), entrambi chiamati broccoli, sono due piante della famiglia dei cavoli la cui parte edibile è costituita dalle inflorescenze ancora immature. Il cavolo broccolo ha un fusto corto e inflorescenze di colore verde intenso, i suoi fiori sono di colore biancastro, simili a quelli del cavolfiore ma molto più piccoli.
Il cavolo broccolo ramoso è simile al cavolfiore, si differenzia per il colore verde azzurro delle sue teste e per i piccoli germogli laterali chiamati broccoletti.
Broccoletti
I broccoletti sono costituiti da piccoli ammassi floreali prodotti dal cavolo broccolo ramoso e dalle cime di rapa. Contengono quantità superiori di minerali e vitamine, ma c’è da dire che il loro peso è nettamente inferiore.
Cavolfiore o cavolo verde
Il cavolfiore, chiamato anche cimone, è uno dei cavoli più diffusi. La parte edibile è costituita dall’ingrossamento dei peduncoli floreali che si raggruppano al momento della maturazione.
I migliori devono essere sodi e compatti, senza presentare macchie marroni o grigiastre.
Il cavolfiore può essere bianco, bianco crema o violaceo.
Cavolini di Bruxelles
Sono anche chiamati cavoletti di Bruxelles. Pare che siano originari dell’Italia, e solo in un secondo momento furono portati in Belgio dai romani. Rispetto ai broccoli contengono una quantità superiore di vitamina E. Devono essere compatti e duri, di colore brillante.
Cavolo cappuccio
È costituito da foglie lisce raggruppate in un ceppo compatto, di colore variabile (bianco, rosso, verde, viola). Le foglie, molto croccanti, possono essere mangiate crude o cotte. I cavoli bianchi sono cotti e fatti fermentare ottenendo i crauti.
Cavolo cinese
Presenta un ceppo allungato e foglie ricce di colore bianco o verde pallido, viene utilizato crudo o cotto, saltato in padella insieme ad altre verdure. Lo troviamo spesso all’interno degli involtini primavera serviti nei ristoranti cinesi.
Cavolo nero
È una pianta costituita da foglie arricciate di colore verde molto scuro e forma allungata. È noto soprattutto in Toscana, dove viene utilizzato per produrre la ribollita, una minestra di fagioli con pane raffermo e verdure varie, tra le quali il cavolo nero.
Cavolo verza
Possiede foglie di colore verde, grinzose, che formano un cespo compatto ma meno denso del cavolo cappuccio. Contiene un raro principio attivo che protegge le pareti dello stomaco dalle lesioni. Si può mangiare anche crudo, tuttavia è maggiormente utilizzato per preparare minestre, zuppe e brasato insieme alla carne, come nella casoeula lombarda.

Disponibilità
I cavoli sono tipici ortaggi invernali, quando la qualità è migliore e i prezzi scendono notevolmente. Tuttavia sono disponibili tutto l’anno, a prezzi maggiori.
[fonte www.cibo360.it]

Siete ancora qui?

Oggi sono andata decisamente lunga, eccovi allora la ricetta che invece si prepara in un attimo!

3.0 from 1 reviews
Insalata di orzo, cavolo broccolo e pecorino
Autore: 
Porzioni: 2
 
Cosa vi serve
  • 150 gr di orzo perlato
  • 300 gr di cavolo broccolo
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 scalogno piccolo (o metà come preferite)
  • sale e peperoncino q.b.
  • olio extravergine di oliva
  • pecorino romano
Mettiamoci al lavoro
  1. Cuocete l'orzo in acqua bollente salata e scolatelo al dente (sui tempi di cottura seguite le indicazioni della confezione)
  2. Nel frattempo cuocete a vapore il broccolo ridotto a cimette fino a che non sarà tenero, ma non troppo cotto.
  3. In una padella antiaderente mettete un filo di olio extravergine di oliva, uno spicchio d'aglio e lo scalogno tagliuzzato finemente.
  4. Fate insaporire per un minuto, poi aggiungete il broccolo e cuocetelo per un minuto regolando di sale e aggiungendo il peperoncino.
  5. Per ultimo aggiungete l'orzo scolato, mescolate e cuocete ancora per qualche minuto così da far insaporire il tutto.
  6. Prima di portare in tavola, aggiungete del pecorino romano a scaglie.

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Orzo con pomodorini e pesto

Questo piatto (buonissimo!) si porta dietro tutta l’emozione del primo scatto con una reflex.
Come un regalo di Natale arrivato con sei mesi di anticipo, mi hanno prestato per un intero weekend una Canon di quelle un pò serie. Serve davvero che vi dica il numero di scatti che ho fatto durante la tre giorni di inquadra-scatta-mettiafuoco-piùluce-menoluce e via così? Sono quei numeri un pò imbarazzanti da snocciolare ad alta voce, un pò come dire quanti anni hai, quando hai passato i trenta.
Quindi non spariamo numeri a caso – che poi i numeri non mi sono mai piaciuti – e concentriamoci su questa delizia tutta sensore e pixel che mi fa brillare gli occhi come un biscotto allo speculoos. Tipo, li vedete che amore che sono quei datterini la dietro? E quel panno che ho messo lì un pò alla piffero, lo vedete?
Ho scattato facendo finta di sapere quello che stavo facendo e poi ho riguardato le foto. Oh, quasi mi sono commossa. Fessa ^___^
Come si dice, ci sono ampi margini di miglioramento, ma io una roba così non l’avevo mai fatta prima. Fessa, di nuovo ^___^
E vabbè, tiriamo un bel sospirone di quelli a metà tra il sognante e il “ma che davvero?”, e torniamo alla ricetta che alla fine della storia è tutto quello che conta. E’ di quelle buone-buone. Se avete l’orzo perlato e precotto la fate in un lampo, come fare un piatto di pasta. I datterini hanno quel colore e quel sapore che è un’esplosione di gusto e il pesto regala quel profumo che vi fa dire “ce n’è ancora?”
Per completare l’opera, servitela con una generosa spolverata di ricotta salata. Nelle foto non ce n’è traccia? Presa com’ero dal sacro fuoco dello scatto, me ne scono scordata!


INGREDIENTI
150 gr di orzo perlato
pomodori datterini
qualche foglia di basilico
2 cucchiai di pesto
olio

Mettete sul fuoco una pentola e quando bolle buttateci dentro l’orzo, facendolo cuocere per il tempo indicato sulla confezione (nel mio caso era orzo perlato precotto e in dodici-minuti-dodici era pronto). Lasciatelo raffreddare.
Nel frattempo tagliate a pezzetti i datterini e fateli andare in una padella con un filo d’olio e qualche foglia di basilico.
Quando si è freddato tutto, unite i pomodorini all’orzo e condite con un paio di cucchiai di pesto e un filo d’olio. Prima di servire, una bella spolverata di ricotta salata! Per l’estate è un piatto fresco e gustosissimo ^___^

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