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Risotto arancia e taleggio

Tra me e il risotto, ormai da anni, c’è uno strano rapporto di odio-amore.
Quello che vi descrivo qui sotto – incredibile ma vero – è il primo risotto che ho fatto in vita mia e che è uscito dalla mia cucina una settimana fa. Esatto, 33 anni di vita, una specie di food blog in pista e mai un risotto.
E non posso dire che il risotto non mi piaccia, anzi. E’ solo che se devo scegliere, scelgo sempre un’altra cosa, ma se poi lo mangio (ed è fatto come si deve) mi piace sempre un sacco. Lo trovate molto strano? ^_____^
Alla fine ho ceduto, ma solo sotto ricatto. All’alba di queste ultime feste, il Muso mi ha fatto giurare sul peloso più bello del mondo (il Sig. Stitch) che entro la Befana gli avrei fatto un risotto e quindi… ecco la ricetta.

INGREDIENTI (per 2 persone)
160 gr riso carnaroli
1/2 cipolla rossa
olio EVO q.b.
vino bianco
1 arancia (succo + buccia)
70 gr taleggio
brodo vegetale

Preparate il brodo; per 2 persone io ho usato 1/2 dado vegetale in 600/700 ml di acqua.
Lavate l’arancia e prelevate della buccia con un pelapatate avendo cura di asportare il meno possibile la parte bianca (che risulterebbe amara); spremete l’arancia e tenete il succo da parte.
Sbucciate e tritate finemente la cipolla, fatela soffriggere nell’olio e quindi aggiungete il riso. Fatelo tostare per qualche minuto poi sfumate con il vino bianco e quindi aggiungete il succo d’arancia.
Sempre mescolando, portate a termine la cottura del riso aggiungendo poco brodo ogni volta che servirà.
Quando il riso è pronto aggiungete il taleggio tagliato a pezzetti e fate mantecare prima di servire.
Tagliuzzate la scorza in listarelle piuttosto fini e utilizzetele per decorare il piatto.

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Riso Venere: che scoperta!

Dopo gli spiedini di pollo, ecco un’altra ricetta “prepariamoci-alla-prova-costume”, altrettanto buona, altrettando gustosa, altrettanto sorprendente.
La ricetta viene da qui: www.sorelleinpentola.com (blog che vi consiglio di frequentare, se non lo conoscete) ed è stata proprio una bella scoperta.
Ma spendiamo due parole sul protagonista del piatto: Riso Venere questo sconosciuto.
Copio e incollo da Giallo Zafferano: “Il riso Venere è un riso integrale dal colore viola scuro quasi nero con un gusto particolarissimo e un profumo di pane appena sfornato.
La colorazione è naturale perché il pericarpo, la pellicola più esterna, ha il colore dell’ebano.
Originario della Cina dove fino all’ottocento veniva coltivato solo per l’Imperatore e la sua corte, il riso venere viene oggi coltivato in alcune zone della Pianura Padana.
Il suo nome, dedicato alla Dea dell’Amore, deriva dal fatto che nell’antica Cina veniva considerato altamente afrodisiaco”
Ciò detto, se non lo conoscete – pessimi come Sweetie!  – dovete rimediare

 

INGREDIENTI:
150 gr di riso venere
1 scalogno piccolo
1 zucchina
1 carota
1 arancia
olio evo
sale q.b
pepe q.b.

Fate bollire il riso in acqua salata (se utilizzate il tipo parboiled , quello che si trova di norma nei supermercati, richiede 18 minuti di cottura)
In una pentola antiaderente fate soffriggere lo scalogno e poi aggiungete zucchine e carote tagliate a julienne. Fate andare le verdure pochi minuti, in modo che rimangano croccanti e poi aggiungete il succo di mezza arancia.
Quando il riso è pronto, scolatelo e unitelo alle verdure.
L’altro giorno ho comprato un coppapasta che naturalmente ho utilizzato per impiattare il riso: una meraviglia di colori e di sapori! Giusto per finire in bellezza potete decorare con qualche pezzetto di arancia 🙂