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Gratin di cavolfiore con crosta di nocciole (e un pò di Zurigo)

Gratin di cavolfiore con crosta di nocciole

Non mettetevi a cercare il nesso – che non c’è – tra un gratin di cavolfiore e Zurigo.

C’è un unico filo sottile che tiene insieme tutto, e ha molto a che vedere con il fatto che Sweetie capitola davanti a un’immagine. E alla storia che si porta dietro.

Sono quella che viaggia guardando le figure.

Quella che non scrive post-it con le cose da fare, ma tappezza agenda-scrivania-parete [mi manca una bacheca, ecco cosa] con le ricette da provare e i posti da vedere.

Quei posti che basta una foto per dire voglio andare là, una foto che scatta la scintilla e vuoi sapere com’è per davvero, mettendoci il naso dentro.

Tipo Londra che non ho ancora finito di dirlo e già mi vedo in quella via con gli ombrelli colorati al posto del cielo. In quella strada stretta, i palazzi che sembrano rincorrersi, e quella curva cieca che subito ti chiedi cosa viene dopo. Ed è per questo che vuoi andare a Londra, per scoprirlo.

Mappe e cartine vengono dopo. La lista delle dieci cose che devi assolutamente vedere forse non arriva mai.

Zurigo

Di Zurigo, ad esempio, mi avevano conquistato le persiane e le vie così intime, abbracciate dai palazzi. Quell’aria un po’ nostalgica e quell’essere così elegante come una donna che indossa una camicia da uomo. Bellissima.

Zurigo

Ci siamo incontrate sotto la pioggia che quasi era Natale e io a far finta di niente.

Ho ritrovato quelle stesse vie, intime e abbracciate dai palazzi, le persiane e quelle finestre così fitte, una attaccata all’altra a guadagnarsi tutta la luce possibile. E poi i tetti a punta, bellissimi visti dalla Lindenhofplatz e l’intreccio delle vie che caratterizza la città vecchia.

Zurigo

Zurigo è raccolta intorno al fiume Limmat, che taglia in due il centro cittadino: a sinistra il Lindenhof che vedi la città come quando si apre un sipario e a destra il Niederdorf che sembra un piccolo villaggio. E poi lo Schipfe con le sue botteghe che guardano il fiume e l’idea che il tempo si sia fermato.

Zurigo

Zurigo

Di come parlano le foto.

Oggi vi racconto una ricetta che basta guardare le figure. Basta un’occhiata per capire che fa stare bene e chissenefrega se fuori piove.

Viene da qui e poi mi ricorda Parigi. Serve davvero che vi dica altro?

4.0 from 1 reviews
Gratin di cavolfiore con crosta di nocciole
Autore: 
Porzioni: 4 porzioni
 
Ricetta tratta da "La piccola cucina parigina" di Rachel Khoo
Cosa vi serve
  • 1 kg di cavolfiore pulito e diviso in cimette
  • 50 gr di nocciole
  • 1 fetta di pane croccante e sbriciolato
  • Per la besciamella:
  • 30 gr di burro
  • 30 gr di farina
  • 500 ml di latte tiepido
  • ¼ di cipolla
  • 1 foglia di alloro
  • sale e pepe q.b.
  • 100/150 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato (oppure Comtè)
Mettiamoci al lavoro
  1. Cuocete il cavolfiore al vapore tenendolo al dente.
  2. Preparate la salsa. Sciogliete il burro su fiamma media, aggiungete la farina e mescolate con la frusta, fino ad ottenere un impasto senza grumi.
  3. Togliete dal fuoco, aggiungete il latte tiepido e mescolate velocemente con la frusta.
  4. Rimettete sul fuoco, aggiungete la cipolla e la foglia di alloro e fate cuocere per 5/10 minuti fino a far addensare la salsa, mescolando di continuo in modo da evitare la formazione di grumi.
  5. Regolate di sale e pepe, eliminate la cipolla e la foglia di alloro e fate intiepidire.
  6. Aggiungete alla salsa il Parmigiano grattugiato, unite il cavolfiore e trasferite il tutto in pirofile singole. Cospargete con altro formaggio grattugiato, aggiungete le nocciole a pezzetti e le briciole di pane.
  7. Cuocete in forno già caldo a 180 gradi per 10 minuti. Completate la cottura con il grill per ottenere una crosta dorata e croccante

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Torta di mele, cannella e fiocchi di avena

Torta mele e cannella

Ma state a sentire, su queste pagine si è mai vista una torta di mele?

Riguardando l’archivio degli ultimi mesi – e qui faccio la scena di quella organizzata, ma in realtà è solo un caso – mi sono accorta di avervi raccontato solo torte di mele con il guscio.

Dev’essere la mia passione per la frolla e per tutto ciò che ricorda un biscotto (Sweetie….) , ma tirando le fila, tra una crostata di mele e un apple bar, della più classica torta di mele, quella soffice e profumata che la vedi e subito capisci cosa voleva dire chi si è inventato l’etichetta comfort food, neanche l’ombra.

Che poi, dici torta di mele e subito pensi a enne-ricette diverse perchè ognuno ha la sua versione, e se proprio non è sua, è quella che gli è capitata tra le mani.

Può essere un’ eredità di famiglia, può essere il regalo di un’amica, può essere perfino la ricetta della vicina di casa che proprio non la potevi vedere, ma come la sua torta di mele – scoccia ammetterlo – poche cose al mondo.

Da dove venga poco importa, la torta di mele è quella ricetta che scrivi a mano sul quaderno.

Dev’essere questo il motivo per cui mi è venuto in mente di piazzare nella foto qui sotto quei cartoncini che sembrano scritti da un bambino e che avevo recuperato in solaio qualche tempo fa.

Questa ricetta viene da una rivista e non ha una storia da raccontare. Non ancora almeno, però ha le carte in regola per finire scritta a mano sul quaderno delle ricette collaudatissime.

E voi che mi dite, mi raccontate la vostra torta di mele?

Torta mele e cannella

La ricetta è tratta da “Recipe Yearbook 2012/13” di Jamie Oliver

Torta di mele e cannella
Autore: 
Porzioni: teglia 18 cm
 
Cosa vi serve
  • 180 gr di burro
  • 140 gr di zucchero di canna
  • 3 uova
  • 180 gr di farina autolievitante
  • 2 cucchiaini di lievito (2 tsp)
  • 2 cucchiaini di cannella (2 tsp)
  • 2 mele
  • 2 cucchiai di fiocchi di avena
Mettiamoci al lavoro
  1. Lavorate con il mixer o nella planetaria il burro morbido con lo zucchero, fino ad ottenere un composto spumoso.
  2. Poco alla volta aggiungete le uova sbattute e poi gli ingredienti secchi.
  3. Sbucciate e grattugiate una mela e aggiungetela all'impasto.
  4. Imburrate o coprite con carta forno una teglia da 18 cm.
  5. Versate metà dell'impasto, tagliate la seconda mela a fettine sottili e distribuitene metà sopra l'impasto.
  6. Coprite con l'impasto rimanente e completate con le ultime fettine di mela rimaste e i fiocchi di avena.
  7. Cuocete in forno già caldo a 170 per 45 minuti. Poi coprite la torta con un foglio di carta stagnola e fate cuocere per altri 30 minuti circa, fino a quando infilando uno stuzzicadenti nel mezzo della torta questo non uscirà pulito.

 

Questo sembra proprio essere il post delle cose mai viste.

FoodBlog Awards

Vi ho raccontato che Sweetie’s Home si è aggiudicato il II° premio nella categoria Sweet Food per i Foodblog Awards indetti da Malvarosa Edizioni? Così dicono! ^___^

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