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Gingerbread

Gingerbread

Quelle che state leggendo non sono le prime parole che ho scritto pensando a questo post. Diciamo che questa è la versione 2.0. Si dice?

La prima iniziava più o meno così.

Quando ti viene in mente di preparare i gingerbread e ti accorgi di avere in libreria almeno sei versioni diverse della ricetta e scopri di avere in dispensa proprio tutto quello che ti serve per, è necessario fermarsi un momento e riflettere.

A quel punto vi raccontavo che per preparare i gingerbread servono melassa, brown sugar, zenzero, cannella e chiodi di garofano macinati e buttavo lì un sondaggio per capire quanti di voi avessero tutto il necessario.

Che poi, alla fine, che problema c’è ad avere una dispensa ben fornita?

Gingerbread

Ma questa appunto era la prima versione. E poi, che è successo?

E’ successo che dopo aver riordinato la cucina e studiato un paio di ricette buone per il menù di Natale, mio malgrado mi sono messa a stirare. Ho acceso la tv, ho saltellato un pò qua e un pò là e sono capitata nel bel mezzo di Miracolo nella 34° strada, uno dei remake del celeberrimo film Il miracolo della 34ª strada del 1947 diretto da tal George Seaton.

Lo conoscete? E’ una storia semplice, di quelle che sai già come va a finire, perfetta per farci un film, qualcuno potrebbe dire un’americanata, ma che è capace di lasciarti un sorriso sul muso e il sapore delle cose che sanno di buono.

E quindi ho preso un post-it e mi sono scritta un appunto, perché mai e poi mai avrei potuto pubblicare questi gingerbread senza dirvi che sono biscotti che sanno di Natale, proprio come la faccia di quel Babbo Natale che si vede nel film.

Che è poi la stessa faccia del Babbo Natale che abbiamo incontrato da Macy’s, l’anno scorso a New York, proprio di questi tempi e di cui conservo solo questo scatto un pò tremolante, fatto con l’Iphone da un assistente di Babbo Natale, che portava una calzamaglia verde e delle babbucce ai piedi con la punta all’insù.

Per davvero.

Babbo Natale a New York

Ma torniamo ai gingerbread che se volete prepararli per le feste, non c’è proprio tempo da perdere!

In Inghilterra, nel Nord America e nei paesi del Nord Europa sono tra i dolci più caratteristici del periodo natalizio.

E’ un impasto molto speziato – lo avrete capito – preparato soprattutto sotto le feste per confezionare omini, casette e soggetti a tema natalizio che tradizionalmente vengono appesi all’albero.

Gingerbread

L’impasto del pan di zenzero deve essere lavorato in fretta e posto in frigorifero perché si rassodi, così da poter essere maneggiato agevolmente.
Stendete solo l’impasto che vi serve e tenete l’altro al fresco, fino al momento in cui andrete ad utilizzarlo.  Per rilavorare gli avanzi, stendeteli nuovamente tra due fogli di carta forno e rimetteteli in freezer per 10/15 minuti prima di riprenderli. Cioè, non preparateli d’estate, ok?

A questo punto mi pare che manchi sono la ricetta.

Farina, burro, zucchero, melassa e un tot di spezie profumate.

Fate così: mettete le mani in pasta, divertitevi a tagliare le formine più strane e riempitevi la casa del profumo inebriante delle spezie. Fatto?

A questo punto non resta che prendervi un pomeriggio per guardare un bel film e sgranocchiarli bevendo una tazza di cioccolata fumante. Non vi pare un bel programma?

Un abbraccio a tutti!

Gingerbread

4.5 from 2 reviews
Gingerbread
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Cosa vi serve
  • 450 gr di farina
  • 150 gr di brown sugar
  • ¾ tsp di lievito (*)
  • ½ tsp di sale (*)
  • 1 tbsp di cannella (*)
  • 1 tbsp di zenzero (*)
  • ½ tsp di chiodi di garofano (*)
  • 170 gr di burro a temperatura ambiente
  • ¾ cup di melassa (230 gr circa, io ad occhio ho tolto qualche)
  • 2 cucchiai di latte
Mettiamoci al lavoro
  1. Nella planetaria o con il mixer, unite la farina, lo zucchero, il lievito, il sale, la cannella, lo zenzero e i chiodi di garofano.
  2. Aggiungete il burro.
  3. Aggiungete gradualmente la melassa e il latte.
  4. Lavorate fino ad ottenere un composto omogeneo.
  5. Dividete l'impasto e stendetelo tra due fogli di carta forno ad un'altezza di 4 o 5 mm.
  6. Tenetelo in frigorifero per almeno due ore o meglio ancora per tutta la notte, oppure mettetelo in freezer per 15 o 20 minuti.
  7. Riprendete l'impasto e tagliatelo con le formine che più vi piacciono.
  8. Preriscaldate il forno a 180 gradi e cuocete per 8/11 (io ho preferito tenerli in forno qualche minuto in più per ottenere dei biscotti più croccanti)
Note
(*) tsp = cucchiaino tbs = cucchiaio

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Crumble di pere allo zenzero

Questa ricetta sarebbe balzata agli onori della cronaca diverso tempo fa, se non mi fossi ingarbugliata con l’ISO della reflex.

Tra uno scatto e l’altro mi pareva che qualcosa non tornasse, mi dicevo “si però c’è qualcosa che non va, vabbè dai poi le vedo al pc”, non sarà capitato solo a me di scattare in pieno giorno con un ISO  a 1600 pensando di averlo a 100, no? Quando ho scoperto che l’ISO era impostato alla zio piffero (ma proprio piffero), i crumble era spariti da un pezzo.

Solo domenica ho avuto l’occasione di prepararli nuovamente, mettendo a punto una tecnica di raffreddamento che non è da tutti.

Dovete sapere che quando preparate il crumble, la prova più ardua che vi tocca affrontare, non riguarda la preparazione dell’impasto, nè tanto meno la cottura in forno. La mission impossible sta tutta nel saper resistere il tempo necessario a far intiepidire la delizia. Pensateci un attimo: sentite questo profumo esagerato e voi, impassibili, non alzate la forchetta manco per niente. Mica facile, dico io.

Ed ecco come ho risolto.

Vi servono un balcone, un tavolino e qualche oggetto di contorno. Non appena il crumble è pronto, senza badare al fatto che sta arrivando l’inverno e che fuori fa un freddo porco (si può dire porco vero?) piazzatevi sul balcone e scattate due-tre-quattro (ad-libitum) foto. Fatto? In questo modo avrete centrato tre obiettivi: il crumble avrà raggiunto la giusta temperatura, voi avrete un ricordo della delizia da mostrare a parenti e amici, e ultimo ma non ultimo vi sarete congelati quel tanto che basta da esaltare all’ennesima potenza la goduria di un crumble tiepido al punto giusto.

Ma quante ne so?

4.0 from 1 reviews
Crumble di pere allo zenzero
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Cosa vi serve
  • PER IL RIPIENO DI FRUTTA
  • 7 pere grandi
  • 40-50 gr di zucchero
  • 1 cucchiaio di succo di limone
  • 1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata
  • 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato
  • un pizzico di sale
  • PER IL CRUMBLE
  • 100 gr di farina
  • 120 gr di zucchero
  • ¼ cucchiaino di sale
  • 70 gr di fiocchi di avena
  • 50 gr di mandorle
  • 120 di burro freddo a pezzetti
Mettiamoci al lavoro
  1. Sbucciate le pere, privatele del torsolo e tagliatele a pezzetti. Trasferitele in una ciotola capiente e mescolatele con lo zucchero, il succo e la scorza di limone, il sale e lo zenzero.
  2. In un frullatore mettete tutti gli ingredienti per il crumble e frullate il tutto alla massima velocità in modo da ottenere il crumble: un composto di briciole medio grosse.
  3. Imburrate una pirofila da forno non troppo bassa, poi versateci le pere.
  4. Spolverizzate il crumble sulla frutta, in modo da coprirla completamente.
  5. Infornate e cuocete a 190° per 30-40 minuti.
Note
Io ho preparato tre cocotte individuali dividendo le dosi per tre e utilizzando due pere. Preferite dell'altra frutta? Salvatevi comunque la ricetta: i fiocchi di avena e le mandorle rendono il crumble ancora più croccante e gustoso! Ho provato questa ricetta durante un corso di dolci americani di Laurel Evans e non l'ho più abbandonata! ^^

In realtà valeva la pena rifare le foto solo per usare quelle ciotoline fantasmagoriche che vedete negli scatti. Sono state il regalo di un’amica che non avrebbe proprio dovuto farlo, ma che mi ha fatto contenta come fosse Natale. Un abbraccio Anto!

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