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New York di vegetali & co (Episodio II)

Union Square Greenmarket | New YorkIl fatto è che magari non ci pensi.

Non ti immagini, nel bel mezzo di Manhattan, di poterti trovare in un mercato così.

Succede quando la Broadway prende un attimo di fiato prima di continuare la sua strada, e si apre su Union Square. Che se sali punti a Central Park e se scendi entri nel mondo del Financial District.

Union Square Greenmarket | New York

Union Square Greenmarket | New York Union Square Greenmarket | New York Union Square Greenmarket | New York

La mia prima mattina a New York sono cespi di insalata e mazzi di carote, cassette di patate e tavoli di ravanelli.

Il Greenmarket di Union Square, il più famoso mercato dei produttori agricoli di New York, si tiene il lunedì, il mercoledì, il venerdì e il sabato.

Su Union Square, al limite nord del parco, si trova anche il negozio principale di Barnes & Noble.

Vi consiglio di fare un giro al terzo piano, sedervi sulla moquette a gambe incrociate, passare un paio d’ore a sfogliare libri di cucina e poi scendere in strada – come se aveste una cucina a portata di mano – per comprare tutti gli ingredienti necessari a.

Union Square Greenmarket | New York Union Square Greenmarket | New York

Compratevi qualche mela che neanche quelle di biancaneve.

Scegliete con cura la marmellata da spalmare sulle fette biscottate insieme a un pizzico di nostalgia, perchè prima o poi vi toccherà rientrare.

Provate i muffin vegani e sgranocchiate un cookie tutto tempestato di cioccolato.

Union Square Greenmarket | New York Union Square Greenmarket | New York

Mi pare evidente, ho un debole per i vegetali.

Sto sempre a fotografare carote e broccoli, tipo qui Marchès, mon amor ma anche qui Borough Market. Ci sarà un nome per tutto questo?

Non vi so spiegare il concentrato di felicità che sta dietro a queste foto, che alla fine sono solo carote, cipolle e ravanelli.

Ora che ci penso, ho un tot di foto di verdure ed ortaggi e nemmeno una di Miss Liberty. Dite che è grave?

Union Square Greenmarket | New York

Sono arrivata alla conclusione che per essere felici tocca impegnarsi e non ci sono scorciatoie. Bisogna seguire le strade che fanno battere il cuore e provarci.

E perchè no, in mezzo a Manhattan, con quei grattacieli che ti stanno a guardare, può bastare mettere a fuoco un  mazzo di carote.

P.S. Prossimo episodio? Che ne dite di una passeggiata sull’High Line?

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New York di ponti e ciambelle (Episodio I)

Manhattan Bridge da DUMBO

Mi dice che almeno una volta nella vita, dovrei andare in Patagonia. E che cambiare casa, città, paese, vivere tante vite, in tanti posti, ha una sola fregatura: si lascia un pezzetto di cuore in ognuno.
Poi mi chiede: sei contenta? Sorrido e gli rispondo che la sua è una strana domanda. Non lo è, mi dice lui, e forse ha ragione. Ad ogni modo, la risposta era si.

In volo direzione New York può capitare di incrociare storie che subito fermi su carta, per non perderle e metterle a fuoco. Il mio viaggio è iniziato così.

Mi sono detta che New York era una buona idea e lo è stata per davvero.

Una New York colorata di giallo e di rosso, un pò ruvida e per niente borghese, nervosa e sempre di corsa, baciata dal sole che chi l’avrebbe mai detto.

Toccherà raccontarla a puntate, ma se devo scegliere da cosa partire io non ho dubbi (forse).

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Felice come una bambina, con gli occhi che brillano e le gambe che scalpitano, vi porto a Smorgasburg in una giornata di sole.

E poi sul Manhattan Bridge, cercando di rubare minuti al giorno, con quella luce che scivola sui tetti di Chinatown, sul ponte di Brooklyn e sui grattacieli di Lower Manhattan.

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Quella luce che servirebbe un cavalletto che non hai.

E allora ti appoggi al bordo del ponte e fai mille foto per beccarne una buona, perché non avete idea di quanto possa vibrare quel ponte su cui viaggiano macchine, metro, pedoni e ciclisti.

Sweetie

Stai sospesa a mezz’aria.

Di fronte, i palazzi consumati e scritti di una Chinatown che non ti aspetti e che è un mondo nel mondo. Subito dietro, come un sipario, le luci di quella Manhattan che sembra mettersi in posa.

ChinatownChinatown

Cammini verso Brooklyn mentre il cielo si fa rosa e in un attimo è buio. Ti sembra che E’ tutto a portata di mano, per sentirsi è sufficiente volerlo e per ritrovarsi non c’è come guardarsi allo specchio.

E poi Manhattan si accende e diventa tutta una luce.

Manhattan dal Manhattan Bridge

Di là dal ponte c’è la Brooklyn di DUMBO che nel nome c’è tutto quello che serve per. Down Under the Manhattan Bridge Overpass.

Se non volete farvi a piedi il Manhattan Bridge (sono 2 km) prendete la metro da Manhattan e scendete a High St. sulla linea A o C oppure a York St. sulla linea F.

Godetevi il Brooklyn Bridge Park, scattate foto che sembrano cartoline, girate per le strade lì intorno e spendete del tempo tra una libreria che ci passereste le ore e una galleria che parla di un mondo a colori.

Brooklyn Bridge Park | New York Brooklyn Bridge Park | New YorkGirare Dumbo è facile, vi lascio comunque qualche indirizzo buono:

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Se invece capitate a New York di sabato – e fate in modo di capitarci, date retta a me – fino a Novembre, non prendete impegni e fate un salto a Smorgasburg.

Smorgasburg

Smorgasburg_Vista

Con una vista mozzafiato su Manhattan, dall’ East River State Park (90 Kent Ave at N. 7 St.), potrete assaggiare uno dei migliori doughnut di New York (così pare), fare il giro di mezzo mondo un boccone dopo l’altro, mangiare un panino con la porchetta, provare spiedini al formaggio, sgranocchiare biscotti e in buona sostanza sentirvi felici.

Usare una ciambella per prendere la mira sull’Empire State Building e leccarvi le dita per sentire i granelli di zucchero che profumano di cannella.

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Cosa trovate a Smorgasburg? Il paradiso dello street food.

Le ciambelle di Dough Brooklyn, i buns che sono un boccone di Bite Size Kitchen, la carne di Carnal, il cartoccio di Home Frite, il panino con la Porchetta, il Ramen Burger che mica lo sapevo che esisteva una cosa così.

Smorgasburg

Se vi siete lasciati distrarre dalla ciambella oppure dal panorama, vi lascio qui sotto qualche link che potete cliccare un po’ caso per avere informazioni su Smorgasburg, Dumbo, la zona del Manhattan Bridge, ma non solo.

Smorgasburg

Tra Dumbo, Smorgasburg e il Manhattan Bridge ho mangiato la prima ciambella della mia carriera, mi sono emozionata fino ad avere la pelle d’oca e sono stata bene.

Più di tutto è questo che mi volevo dire. Che sono stata bene.

La prossima volta vi racconto di carote e cavolfiori. Che dite, ci sentiamo per l’episodio II ?

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