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Plumcake rabarbaro e pistacchi

Plumcake rabarbaro e pistacchio

Siamo davvero ai saluti?

Con questo plumcake mi sono giocata le ultime coste. Saluti e baci, come si dice, ma con questo chiudiamo in bellezza.

La settimana del rabarbaro finisce qui e io sono già in modalità nostalgia canaglia. Vi prego allungatemi due coste. Devo assolutamente tornare dal verduraio spacciatore di fiducia.

Intanto vi ringrazio per avermi accompagnata fin qui. Siete stati un amore, tutti quanti. Nessuno che mi abbia dato della matta da legare. Tutti a sostenere la coltivazione diretta del rabarbaro. Un tot di lovvo nell’aria.

E’ stato bello insomma e questo plumcake é davvero il lieto fine.

Cos’altro dire? Adottate un rabarbaro, ormai lo sapete. Fatevi adottare da un rabarbaro, é quello che sto cercando di fare io.

Nel caso, sarete i primi a saperlo.

Io intanto vado. Torno a infornare biscotti, che per tenere testa alla nostalgia canaglia servono le maniere forti.

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Plumcake rabarbaro e pistacchi
Autore: 
 
Ricetta tratta da: http://www.ricardocuisine.com/
Cosa vi serve
  • 200 gr di rabarbaro tagliato a pezzetti di 2 cm circa
  • 160 gr di zucchero
  • 280 gr di farina
  • 50 gr di pistacchi tritati finemente in un robot da cucina
  • 2 cucchiaini di lievito in polvere
  • 130 gr di burro ammorbidito
  • 3 uova
  • 125 ml di latte
Mettiamoci al lavoro
  1. In una ciotola, unite il rabarbaro e 50 gr di zucchero. Mescolate e fate riposare per un'ora a temperatura ambiente.
  2. In una seconda ciotola, unite la farina, pistacchi, e il lievito. Mettete da parte.
  3. Nella planetaria o con le fruste elettriche lavorate a crema il burro con lo zucchero rimasto.
  4. Aggiungete le uova, una alla volta, e sbattete il tutto fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
  5. A bassa velocità, aggiungete gli ingredienti secchi alternandoli al latte fino a quando l'impasto è liscio.
  6. Con una spatola, aggiungete il rabarbaro e il suo succo. Mescolate per amalgamare.
  7. Preriscaldate il forno a 180 ° C e foderate una teglia da plumcake ( 23 x 13 cm ) rivestita di carta forno
  8. Versate il composto nella teglia e fate cuocere per 40/50 minuti o fino a quando uno stuzzicadenti inserito nel centro esce pulito.
  9. Fate raffreddare completamente prima di servire.

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Marmellata rabarbaro e fragole

Marmellata rabarbaro e fragolejpg

Questa settimana va così e non provate a dire che non vi avevo avvertito.

Sto sempre a parlare di rabarbaro. Coste di rabarbaro ovunque, lo so.

Ma portate pazienza, che a breve rientrerò nei ranghi. Se non altro per mancanza di materia prima.

Come io possa essermi limitata a quei miseri sette etti di rabarbaro ancora non lo capisco. Avrei dovuto portare via tutta la cassetta, come fosse il furto del secolo.

Marmellata rabarbaro e fragole (3)

Dopo la pie dell’altro giorno – la prova-provata che rabarbaro e lamponi sono cosa buona e giusta – eccomi con la marmellata.

Rabarbaro e fragole, ricetta di Manuela che é una garanzia.

Crea una certa dipendenza. Perfetta da mangiare a cucchiaiate, mentre la spalmi tra una fetta biscottata e l’altra.

Siamo all’appuntamento due-di-tre. Resta giusto un plumcake che é roba da svenire.

E poi?

Già mi vedo, colta dalla sindrome dell’abbandono.

Ci ho pensato a lungo – qui é necessario correre ai ripari – e sono giunta a un’unica soluzione: dite che lo trovo un rabarbaro che mi adotta?

5.0 from 3 reviews
Marmellata rabarbaro e fragole
Autore: 
 
La ricetta è di Manuela http://www.conlemaninpasta.com/
Cosa vi serve
  • 200 gr di fragole
  • 200 gr di rabarbaro
  • 170 gr di zucchero di canna integrale
  • 1 limone non trattato
Mettiamoci al lavoro
  1. Lavate le fragole e tagliatele a pezzi.
  2. Lavate il rabarbaro, togliete i filamenti esterni e tagliatelo a pezzetti.
  3. Mettete le fragole e il rabarbaro in una casseruola insieme al succo di limone e allo zucchero e fate riposare in frigorifero per tutta la notte.
  4. Il giorno seguente preparate la marmellata. Fate cuocere a fuoco medio per 10/15 minuti, mescolando ed eliminando la schiuma con un cucchiaio, poi abbassate la fiamma e continuate la cottura finché la marmellata non raggiunge la giusta consistenza.
  5. Per verificare se è pronta fate la prova del piattino: lasciate cadere qualche goccia di marmellata su un piatto freddo da freezer, se rimane ferma è pronta, se scivola ha bisogno di cuocere ancora un po’.
  6. Se volete una marmellata più "fine", potete usare un frullatore ad immersione (secondo me non serve), se invece preferite una marmellata più rustica lasciatela così com'è.
  7. Versate nei vasi precedentemente sterilizzati e capovolgete.
  8. Avvolgete tutto in un panno pulito e lasciate raffreddare a temperatura ambiente, quindi capovolgete e mettete in dispensa.
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