Ciambella variegata


Ciambella variegata

É vero, non tutte le ciambelle riescono col buco, ma quando butta bene sono la quintessenza della soddisfazione.

Riprendo esattamente da dove ci eravamo lasciati.

In mezzo ottocento km di strada, due giorni di lavoro fitto (quello che paga le crocchette a Poldo per intenderci) ma non solo.

Ottocento km di musica, con la strada che scivola via e il gusto di andare. Una serata a camminare tra vie, due gatti che si rincorrono e un ragazzo che dipinge. Una scatola di colori, piatti che diventano tavolozze e una piazza colorata da cui guardare il cielo.

Non so bene da dove arrivi tutto questo.

Io so solo che voglio essere felice. Lo so, come so che lovvo i biscotti.

E poi ci sarebbe anche quell’altra idea. Quella di mettere tutta l’incoscienza che ho in una valigia e partire per New York.

Stay tuned e dedicatevi alle ciambelle, mi raccomando!

4.7 from 3 reviews
Ciambella variegata
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Cook time: 
Total time: 
 
La ricetta é di Ilaria, la trovate su Instagram qui: http://instagram.com/lapecorarosa
Cosa vi serve
  • 250 gr di zucchero
  • 250 gr di burro
  • la scorza di un limone
  • 400 gr di farina
  • 4 uova
  • 125 ml di latte
  • 1 bustina di lievito
  • 2 cucchiai di casco amaro
  • 50 gr di cioccolato fondente 70%
  • 1 cucchiaio di rum
Mettiamoci al lavoro
  1. Lavorate nella planetaria o con le fruste elettriche il burro e 200 gr di zucchero fino ad ottenere un composto cremoso.
  2. Unite un tuorlo alla volta, poi due cucchiai di farina, il latte a filo e la buccia di limone.
  3. A parte, in una ciotola pulita e asciutta, montate gli albumi con lo zucchero rimanente.
  4. Setacciate la farina e il lievito e aggiungeteli all'impasto
  5. In ultimo incorporate con una spatola gli albumi montati a neve, lavorando l'impasto dal basso verso l 'alto senza smontarli.
  6. Dividete l'impasto in due parti e in una aggiungete il cacao, il cioccolato tritato e il rum.
  7. Versate il composto in uno stampo da ciambella di quelli alti, ben imburrato e infarinato, alternando l'impasto chiaro a quello scuro.
  8. Fate cuocere in forno già caldo a 180 gradi per 50 minuti circa
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13 pensieri su “Ciambella variegata

  1. tatiana

    La ciambella è quanto di più dolce e consolatorio esista al mondo perchè è la forma dell’infanzia, delle mamme e delle nonne e nella sua perfetta circolarità tutto torna perchè la fine si congiunge con l’inizio e l’inizio non ha mai una fine; questa è LA ciambella, quella cioccolatosa ma sgrassata di limone, con il pizzico di rhum, il liquore proibito che nei dolci anche ai bimbi è concesso perchè ne rimane solo il profumo, quel profumo di ciambella perfetta. La tua.
    Un bacio!

    Rispondi
    1. Sweetie Autore articolo

      Ecco, proprio quello che ho scritto a Francesca. Tutto torna perchè la fine di congiunge con l’inizio. Grazie Tatiana, erano proprio queste le parole che stavo cercando 🙂

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  2. Miu

    La consapevolezza della felicità non è che la sua porta di ingresso! Ed io ti auguro di varcarla immersa nella luce e con una fetta di ciambella in una mano e un cookie nell’altra! u_u
    Null’altro serve! 😀

    Rispondi
  3. Francesca P.

    Mi manca un po’ viaggiare. Il senso del viaggio, intendo. Macinare chilometri, non contarli più (tanto non sarei capace…), mescolarli come cacao e vaniglia, fermarmi a fare foto con tutto ciò che ho disponibile tra le mani – reflex, cellulare e anteprima delle anteprime che ho detto solo a te, ho ordinato su amazon una polaroid!!!!! – e riposare la sera immaginando già cosa voglio fare e vedere domani. L’ultima volta è successo ad agosto, ora sento che ho bisogno di nuova aria. E tu mi nomini ancora New York, dillo che lo fai apposta, che è un messaggio subliminale… 😉
    Il ragazzo che dipinge ovviamente lo avrei subito fotografato e anche il tuo sorriso, mentre assapori questa sensazione morbida come ciambellone di felicità. Sì, la felicità è morbida come un ciambellone, almeno quella che voglio io. E secondo me sei d’accordo…
    (variegato, va bene, non sia mai che non ci sia un tocco di marrone…) 😀

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    1. Sweetie Autore articolo

      Polaroid. Ecco una parola magica. Io che lovvo le bacheche ho sempre desiderato riempirle con le foto di una polaroid che sembrano fatte apposta per fermare i momenti, più di qualsiasi altra foto.
      Mi ritrovo in quel “senso del viaggio” come se l’avessi scritto io. E New York non è per farti un dispetto, ci sto proprio pensando. Ma proprio seria seria, tipo che chiuderebbe il cerchio come una ciambella che è tonda che fai il giro e poi ricominci e poi ti dimentichi dov’eri rimasta e ti resta addosso quella sensazione morbida. Non so se mi sono spiegata 🙂

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      1. Francesca P.

        La Polaroid dovrebbe arrivare martedi o mercoledi prossimo. Le vuoi scegliere tu un nome? 😉
        Ti sei spiegata benissimo e non posso che incoraggiarti. A pensarci seriamente, a chiudere quel cerchio, a spingere sull’acceleratore dei desideri perchè è puro ossigeno. Vediamo cosa deciderai… quest’argomento di viaggio mi interessa molto. E poi in generale parlare di viaggi (mi) fa bene. Quindi daje, alla romana!

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  4. Stefania

    La felicità è veramente fatta di piccole cose e potrebbe iniziare anche da una semplice fetta di questa ciambella.
    Io ci provo.
    Un bacio

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    1. Sweetie Autore articolo

      Tu provaci, che secondo me un pezzetto di felicità li dentro c’è. Anzi, sai che ti dico? Mi sa che è l’ingrediente segreto 🙂
      Ti abbraccio ^^

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