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Madeleines

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Giusto ieri, in centoquarantacaratteri che bastano per un sacco di cose, buttavo lì l’idea di prendere una cartina, chiudere gli occhi, puntare il dito e andare esattamente lì.

E se dovesse capitare di finire in mare aperto, riservarmi il diritto di sbirciare, ma proprio quell’attimo, che alla fine sarebbe solo a fin di bene.

Sono posseduta da un irrefrenabile bisogno di cambiare vita aria e di essere felice.

Tipo che guardo con sospetto il raggiungimento di una confortante e rassicurante serenità che al momento resta comunque distante anni luce.

Voglio essere felice e basta, come quella volta che e qui mi fermo perché ancora devo riuscire a venire a patti con un pezzo di vita che brucia.

Nell’attesa sforno madeleines che è un buon modo per occupare il tempo.

Ho trovato la ricetta sul blog di Noemi – è deliziosa, passate da lei mi raccomando. Ho seguito il consiglio di far riposare l’impasto per tutta la notte e ho variato qualcosa nella cottura.

Sono uscite queste meraviglie che quando ti ci metti non dai molto credito al fatto che possano per davvero uscire così.

Proprio come ti immagini una madeleines.

E invece capita, qualche volta le cose vanno esattamente come speri.

E’ un inizio, no?

4.0 from 2 reviews
Madeleines
Autore: 
Porzioni: 12 pezzi
 
Cosa vi serve
  • 100 gr di farina
  • ½ cucchiaino di lievito in polvere per dolci
  • 100 gr di burro
  • 2 uova
  • 120 gr di zucchero
  • ½ limone non trattato, solo la scorza
  • ½ stecca di vaniglia
Mettiamoci al lavoro
  1. Setacciate la farina in una ciotola capiente insieme al lievito e nel frattempo fate sciogliere il burro in una casseruola o nel micronde, poi lasciatelo intiepidire.
  2. Rompete le uova in una ciotola separata e aggiungete lo zucchero. Montate con un frullino sino ad ottenere un composto spumoso. Incorporate delicatamente la farina con il lievito, mescolando dal centro verso l'esterno, poi versate a filo il burro fuso, continuando a mescolare. Infine, aggiungete la scorza di limone e i semini della vaniglia.
  3. Vi consiglio di preparare l'impasto il giorno prima e tenerlo in frigo tutta la notte, in questo modo, la reazione tra il freddo dell'impasto e il calore del forno procurerà alle madeleines la gobbetta più pronunciata e si conserveranno più a lungo.
  4. Riprendete l'impasto e versatelo negli stampini imburrati
  5. Infornate a 220 gradi nel forno già caldo per 5 - 6 minuti, poi abbassate a 180 gradi e terminate la cottura per altri 5 minuti
  6. Lasciate raffreddare le madeleines prima di toglierle dagli stampi

E per chiudere due note a piè di pagina sulle madeleines, prese da Wikipedia

La madeleine o petite madeleine è un dolce tipico del comune di Commercy, nel nord-est della Francia, e in seguito di tutta la nazione in genere.

Le madeleine sono dei piccoli dolcetti soffici con una particolare forma a conchiglia, derivata dallo stampo in cui vengono cotte. Il sapore è simile a quello del plum cake, sebbene la consistenza sia leggermente diversa e il gusto sia più delicato, con un aroma di burro e limone più pronunciato.

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Frollini al caramello muscovado

Frollini al Caramello Muscovado

AAA biscotti cercasi.

Troppi post senza la briciola di un biscotto a portata di mano.

Va bene la quinoa in formato polpetta (provatela, è stata davvero una scoperta!), d’accordo gli scones con i mirtilli che hanno fatto proseliti, ma l’assenza di biscotti è un vuoto che in un attimo diventa un buco nero e a quel punto la crisi d’astinenza ti aspetta dietro l’angolo.

Oggi vi racconto questo esperimento di biscotti per adulti che ho preparato qualche settimana fa e che è durato giusto il tempo di accorgersi che l’esperimento era perfettamente riuscito.

D’altra parte – mica farina del mio sacco, a parte la 00 necessaria per – la ricetta è firmata Luca Montersino. Ingrediente segreto: lo zucchero di canna Muscovado.

Ora, se proprio voleste fare un torto a queste delizie – ma anche no – potreste usare il primo zucchero che vi capita tra le mani o quasi, ma so bene che mai e poi mai vi verrebbe in mente di scatenare una prematura crisi di identità a dei frollini indifesi, sostituendo quell’ingrediente che li battezza fin dal primo impasto.

Vero che è vero?

Il Signor Wikipedia ci racconta che “lo zucchero muscovado è un tipo di zucchero di canna di colore bruno e non raffinato, con un forte sapore di melassa. Conosciuto anche come “zucchero umido”, lo zucchero muscovado è molto scuro, più granuloso e appiccicoso rispetto alla maggioranza degli zuccheri di canna.[…] È usato comunemente in varie ricette e per fare il rum

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Viene da dire che si fa presto a dire zucchero.

In realtà, se facciamo la conta, nelle nostre dispense possono finire tanti zuccheri diversi e il fatto che nella mia ce ne siano di tutte le specie e di tutte le razze, dovrebbe essere un plus.

Ebbene si, esiste anche l’acquisto di zucchero compulsivo, una forma rara di acquisto compulsivo che coglie soprattutto chi scrive di farina, burro e – per l’appunto – zucchero. Segno distintivo del soggetto in questione è un pc-cellulare-iphone-ipad-vedete-un-pò-voi chiaramente impiastricciato che quasi mette le mani in pasta pure lui.

Voi siete del partito zucchero bianco o zucchero di canna?

Io faccio il tifo per il secondo e quindi faccio un salto a piè pari verso gli zuccheri di canna, di cui riconosciamo due differenti tipologie: lo zucchero di canna grezzo e lo zucchero di canna integrale.

Può sembrare che io sia realmente a conoscenza dell’ABC dello zucchero e che sia in grado di snocciolare proprietà, caratteristiche e bla-bla-bla come la poesia di Natale. In realtà resto una dilettante allo sbaraglio. Sono solo molto curiosa e dedita alla caccia di info su carta e www. Quindi se trovate qualche fesseria sbavatura in quello che state leggendo vi prego di segnalarmela!

Lo zucchero di canna più diffuso e noto è quello grezzo (ad esempio il Demerara) caratterizzato da un aspetto granuloso con cristalli di forma regolare e dal colore beige tendente al dorato. Per intenderci è quello delle bustine che trovate al bancone del bar.

Meno diffuso invece – ed è quello che serve a noi – è lo zucchero di canna di tipo integrale, presente sul mercato prevalentemente nelle tipologie Panela e Muscovado.

Lo zucchero integrale non subisce alcun trattamento chimico. L’unico processo a cui è sottoposto è la spremitura (si spremono le canne usando come combustibile naturale i residui di canna, chiamati “bagassa”) durante il quale lo zucchero conserva intatte le sue proprietà nutritive.

Ora non fate quella faccia lì, perché ormai lo zucchero Muscovado è presente in molti supermercati. Cercate bene, non dovreste fare fatica ad individuarlo tra uno scaffale e l’altro, facilmente lo troverete tra i prodotti di Altromercato.

A quel punto avrete tutto quello che vi serve per sfornare dei biscotti super aromatici, senza sensi di colpa nè crisi di identità.

E adesso… non vi sentite meglio?

Frollini al caramello muscovado
Autore: 
Porzioni: 35 biscotti
 
Cosa vi serve
  • 90 gr di zucchero di canna (qualità Demerara)
  • 25 gr di panna
  • 175 gr di burro
  • 25 gr di zucchero Muscovado
  • 275 gr di farina 00
Mettiamoci al lavoro
  1. Caramellate lo zucchero a secco, ovvero mettete sul fuoco una padella e appena è calda versate un cucchiaio di zucchero (Demerara), lasciandolo caramellare completamente (lo zucchero deve sciogliersi e deve perdere qualsiasi traccia di granularità)
  2. A questo punto aggiungete un altro cucchiaio di zucchero e via così - ci vuole pazienza - fino a che non avrete caramellato tutto lo zucchero (sempre il Demerara).
  3. Nel frattempo portate quasi a bollore la panna, aggiungetela al caramello, togliete la padella dal fuoco e mescolate.
  4. E' importante non unire al caramello elementi freddi per non farlo indurire subito. Scaldate leggermente il burro e unitelo a pezzetti nel caramello, poco per volta, mescolando bene.
  5. Fate raffreddare completamente il composto ottenuto.
  6. Una volta raffreddato, versate il caramello in una ciotola, unite la farina, lo zucchero Muscovado e impastate fino ad ottenere un composto omogeneo (risulterà piuttosto sabbioso ed è giusto così)
  7. Stendete il composto ottenuto su una teglia copritelo con la pellicola e lasciatelo riposare in frigorifero per mezza giornata.
  8. Togliete l'impasto dal frigo, mettetelo tra due fogli di carta forno e stendetelo con un mattarello ad uno spessore di 1 cm circa
  9. Ricavate dei biscotti della forma che preferite e infornateli a 180 C° per circa 15 minuti, su una teglia coperta da carta forno .
  10. Tolti dal forno, spolverizzateli con altro zucchero di canna.

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