Perchè non si dica che qui si sparano solo ricette alla piffero, ecco qualche appunto di viaggio sull’ultimo weekend in Belgio.
Che dire? Ci siamo divisi tra Bruxelles e Brugge, mete perfette per una tre giorni che mi sento di consigliarvi. Il nostro viaggio in pillole:
- Venerdì: volo per Bruxelles, salto in hotel e poi giri-in-giro per il centro della capitale
- Sabato: giornata dedicata a Brugge che abbiamo raggiunto in treno. Da Bruxelles parte un treno ogni mezz’ora e il viaggio dura poco più di un’ora; se viaggiate nel weekend i biglietti sono al 50%
- Domenica: mattina dedicata al Museo di Scienze Naturali di Bruxelles (merita!!) prima di spostarci in aeroporto per il rientro
Cosa mi è piaciuto di Bruxelles?
I murales dei comics, li trovi qua e là, giri un angolo e sbam! Sono bellissimi ^___^
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Il Museo di Scienze Naturali: se avete un debole per i bestioni vissuti milioni e milioni di anni fa questo è il vostro posto (e quello del Muso, ma che ve lo dico a fare? ^___^). Ti acchiappa e ti lascia a bocca aperta come alcune sale del Museo di Storia Naturale della Grande Mela.
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La zona di Sablon: niente che trovi sulle guide turistiche ma è bello passeggiarci in mezzo e fare un salto da uno dei cioccolatai più fighetti e in tiro che ci siano in giro (e da queste parti ce ne sono veramente tanti!)
Cosa mi doveva piacere e si-vabbè-ok-ma-passiamo-oltre: la Grand Place.
Sarebbe il motivo per visitare Bruxelles. Una delle piazze più belle del mondo.
Oh, a me ha emozionato poco o niente. Troppi pizzi architettonici, troppo dorata e troppo da turisti. Ma non fate caso a quello che scrivo che io sono fatta a modo mio ^___^
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Cosa mi è piaciuto di Brugge: Brugge ^____^
Cioè tutto.
Ti immergi in un mondo che è un altro mondo: come si fa a lasciare indietro qualcosa? Le case hanno quei tetti che sembrano disegnati dalla fantasia di un bambino, passeggi guardando le case riflesse nei canali, arrivi nel Markt e non stai più nella pelle e poi ti imbatti nei mulini che davvero sembrano venire da un altro mondo e da un altro tempo.
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E dulcis in fundo… cosa si mangia da queste parti? ^____^
Dovevo venire in Belgio, terra di praline (ce ne sono al di lá del bene e del male), per scoprire che per Sweetie niente è meglio di una tavoletta di cioccolato di quello buono
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Ho scoperto che potrei vivere di waffel. In alternativa potrei vivere di speculoos. In ogni caso vivrei felice.
Mai sentito parlare di speculoos? Sono biscotti alla cannella tipici del Belgio e dei Paesi Bassi (dove sono chiamati “speculaas”), preparati tradizionalmente per la ricorrenza di San Nicola. Si preparano con farina, zucchero di canna, burro e cannella.
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La carbonade è uno di quei piatti che ti da una soddisfazione che non avete un’idea. Se volete “toccare con mano” (varchiamo il confine, ma è buono uguale, diciamolo! ) provate questo
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Le patatine fritte a doppia frittura sono le patatine fritte più buone del mondo (Maison Antoine docet!). Andate in Belgio, divoratene un cartoccio e poi leggete quello che segue. Le patatine fritte, così come vuole la tradizione belga, vengono fatte cuocere due volte. Per essere precisi vengono fatte friggere due volte, la prima volta a 160°, la seconda a 190°. In questo modo l’interno risulta morbido, mentre l’esterno rimane croccante. Ultimo suggerimento è quello di friggerle nel grasso animale (pare usino grasso d’oca O_o e non nell’olio). Non avete letto prima di mangiarle vero? ^____^
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Note a piè di pagina
- la prossima volta che incrocio uno svizzero e mi parla di cioccolato gli rispondo “dilettante!” ^____^
- se vi capita, con Air Brussels si viaggia bene
- in Belgio non fa proprio caldissimo (?!@€&(@!$£¥#%)
- tra Bruxelles e Brugge abbiamo visto delle case a due piani, con il tetto che arrivava al primo, tipo così