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Muffin ricotta e lamponi

Muffin Ricotta e Lamponi

Non vi so dire come sia finita la carta di Poilane sotto quel piattino di muffin ai lamponi e ricotta.

Dev’essere una specie di riflesso incondizionato. Tipo quello che mi fa andare in giro con la cartina di Parigi ancora in borsa. Va bene, la cartina di Parigi e i biglietti del TGV.

IMG_0824E comunque – mi tocca ammetterlo – accumulo carta in maniera compulsiva. Mi capita soprattutto quando viaggio: succede sempre quando voglio trattenere i ricordi.

In realtà la carta di Poilane è spuntata fuori dopo un tot di foto che non me ne piaceva nemmeno una (e vale anche per quella qui sopra) e mi è sembrata l’unica via per uscire dall’impasse.

La verità è che non so proprio fotografare i muffin. Altro discorso invece sul fatto di mangiarli. Pessima, Sweetie.

Ricomincio a raccontarvi di farina, zucchero e burro dalla prima colazione che mi sono preparata di rientro dalla Francia.

Sulla ricetta non c’è molto da dire. Sono dei muffin che non si preparano come i soliti muffin, ma che sono facili uguale e che, a modo loro, mettono di buonumore.

Come le note che trovate qui sotto, una specie di colonna sonora del mio viaggio. Mi sono capitate tra le mani per caso e non mi hanno più lasciato. Occhi, cervello e cuore.

Sono di quelle che ascolti e respiri.

Fiorella Mannoia – Ascolta l’Infinito

Potremo ancora giocare la 
partita del tempo
magari colorare qualche cartolina
e nelle notti future buttarci via
tenere il cuore lontano da ogni nostalgia
e questa voglia di caldo che arriva piano
e questa sete di vita che prende la mano

Avremo tavoli pieni di persone contente
e fuori dei motori pieni di benzina
e l’ occasione di vivere fantasie
e di nascondere piccole malinconie
e la paura e la noia ritornano piano
la solitudine porta così lontano.

Com’ è difficile dire tutto quello che sento
tutte le piccole grandi verità
ed ogni movimento che mi cambierà
e camminare così nell’infinito che ho dentro
che si modifica e cerca libertà
e chiede di capire quello che sarà
se parli piano puoi sentirlo già

ascolta l’ infinito.

Vedremo case tradite dal passare degli anni
ci sembreranno piccole e dimenticate
ritroveremo discorsi curiosità
e quel dolcissimo male ci accarezzerà
ma non avremo parole per dire dov’ è
e l’ abitudine porta così lontano

Non è possibile dire tutto quello che accende
tutte le deboli e forti simmetrie
che lasciano nell’anima le poesie
e quella parte di noi che l’ infinito nasconde
che ci modifica e vuole verità
e sa comunicare quello che sarà
se guardi dentro puoi vederlo già

ascolta l’ infinito

Muffin ricotta e lamponi
Autore: 
Porzioni: 10 muffin
 
La ricetta, con qualche piccola modifica, viene da una rivista di cucina francese che mi è capitata tra le mani a Parigi. La raccontavano in proporzioni esagerate... da qui il ½ uovo che troverete tra gli ingredienti
Cosa vi serve
  • 150 gr di farina autolievitante
  • 75 gr di farina
  • la punta di un cucchiaino di bicarbonato
  • 65 gr di burro
  • 80 gr di zucchero di canna
  • 120 gr di lamponi (o altri frutti rossi) freschi o surgelati
  • 90 gr di ricotta
  • ½ uovo sbattuto (25 gr circa)
  • 90 ml di latte
  • zucchero a velo per spolverizzare
Mettiamoci al lavoro
  1. Setacciate in una ciotola le farine e il bicarbonato
  2. Aggiungete il burro e lavorate l'impasto con la punta delle dita fino ad ottenere un composto bricioloso
  3. Aggiungete lo zucchero, i lamponi e la ricotta
  4. Unite poco alla volta l'uovo sbattuto e il latte, senza lavorare troppo l'impasto
  5. Distribuite l'impasto negli stampi per muffin, riempiendoli a ¾. Fate cuocere a 180 gradi per circa 25 minuti, fino a che non risulteranno leggermente dorati. Fate la prova dello stuzzicadenti per vedere se sono pronti
  6. Fate raffreddare e spolverizzate con dello zucchero a velo
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Fusillotti fragola e ricotta

Fusillotti Fragole e Ricotta

Se siete d’accordo oggi azzarderei una pasta con le fragole che nella vita ci vuole colore e le fragole ne hanno da vendere.

Il mito racconta che le fragole siano nate dalle lacrime di Venere per la morte di Adone: cadute a terra, le lacrime si trasformarono in piccoli cuori rossi.

In realtà la fragola è un falso frutto: il frutto vero e proprio è costituito dai semini gialli – proprio quelli che si infilano tra i denti – che costellano le sue pareti,  mentre la polpa rossa – proprio quella che ci piace tanto – altro non è che un ingrossamento del ricettacolo dell’infiorescenza.

Alla fine del Settecento, Madame Tallien, una delle protagoniste della vita mondana francese, se ne faceva preparare dei bagni per mantenere lo splendore della pelle. Erano necessari dieci chili di fragole per volta… che spreco… Sembra che rimanesse immersa per un’ora e quando la sua pelle si era ben impegnata del succo di questi frutti, la frizionava delicatamente con una spugna imbevuta di latte.

Non so voi, ma io sono più tipo da macedonia. Oppure da crostata, magari con quel famigerato rabarbaro sul quale non sono ancora riuscita a mettere le mani.

Fatto sta che le fragole sono squisite sia nei dolci che nella preparazione di marmellate e conserve. Provatele anche in un risotto, aggiungendo dell’aceto balsamico. Oppure seguitemi in questa ricetta di pasta, per un Meat Free Monday che sa di primavera.

Fusillotti fragola e ricotta
Autore: 
Porzioni: 4
 
Cosa vi serve
  • 300 gr di fusillotti Rummo
  • 300 gr di fragole
  • 50 gr di burro
  • 200 gr di ricotta
  • sale e pepe q.b
  • noce moscata q.b.
Mettiamoci al lavoro
  1. Lavate le fragole, eliminate il picciolo e tagliatele a pezzetti.
  2. In una padella fate sciogliere il burro e aggiungete le fragole. fatele insaporire qualche minuto nel burro e poi spegnete.
  3. Mettete la ricotta in una ciotolina e lavoratela con un cucchiaio fino ad ottenere una crema Aggiungete la noce moscata grattuggiata.
  4. Nel frattempo mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata e fate cuocere la pasta al dente, per i tempi di cotture seguite le indicazioni riportate sulla confezione.
  5. Scolate la pasta e versatela nella padella con le fragole.
  6. Unite la crema di ricotta e mescolate così da far amalgamare tutti gli ingredienti

 

Se poi vi venisse voglia di coltivarle, potete farlo anche sul terrazzo!

Dal momento che le piante di fragola non hanno bisogno di molto spazio, è possibili coltivarle anche nelle vaschette dei gerani, oppure in vasi di coccio da 20 o 25 cm di diametro, mettendo una singola pianta in ogni vaso. Per un effetto più scenico è possibile posizionare le piante nelle ciotole da appendere, in modo che i frutti ricadano ai lati del vaso.

La coltivazione viene effettuata con le stesse modalità consigliate per quella in campo aperto: abbondanza di irrigazioni e fertilizzazione al momento della fioritura. Il vantaggio della coltivazione in vaso è che i recipienti possono essere spostati nel caso in cui si renda necessario proteggere le piante dal freddo o dal troppo sole: si consiglia di sistemare i vasi in una zona non direttamente esposta alla luce del sole, ma che disponga comunque di abbondante luce naturale. In caso di freddo molto intenso, è consigliabile riparare le piante lasciandole però all’esterno.

[Fonte: Giardinaggio.it]

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