Da tempo avevo salvato questa ricetta nei forse-un-giorno-ma-anche-no.
Non ho alcun alibi. Nessuna scusa. Niente. Mi è pigliata la follia-di e ora sono pure qui a raccontarvelo.
E’ il senso di colpa che può essere scontato solo con una confessione pubblica, ecco cos’è.
Sprezzante del pericolo e un pò folle mi sono lanciata in questa preparazione diabolica.
Pensate a qualcosa di goloso. Qualcosa che fa ingrassare solo a guardarlo. E mettetelo insieme a qualcosa di altrettanto goloso. E che fa ingrassare tanto quanto.
Lo so, non avrei dovuto farlo. E invece.
Voi non fatelo, mi raccomando.
Dico sul serio, non portatevi in casa questa tentazione mortale.
Non funziona nemmeno dimezzare le dosi. Io le ho divise per tre, ma insomma.
Se proprio, preparatelo prima di iniziare le grandi pulizie di primavera, o un trasloco, che si sa, serve energia, e qui ne avrete eccome.
E soprattutto, ritagliate dei cubetti molto piccoli!
La ricetta è firmata Nigella Lawson
4.0 from 1 reviews
Fudge cioccolato e pistacchi
Cosa vi serve
350 gr di cioccolato fondente (minimo 70%)
397 gr di latte condensato
30 gr di burro
1 pizzico di sale
150 gr di pistacchio
Mettiamoci al lavoro
Rompete il cioccolato e mettetelo in un pentolino con il latte condensato, il burro e il pizzico di sale. Fate andare a fuoco dolce, mescolando continuamente, fino a far sciogliere il tutto.
Unite i pistacchi interi o a pezzetti (come preferite) e mescolate.
Mettete il composto in una teglia quadrata da 23 cm, livellando la superficie. Fate raffreddare e poi mettete in freezer.
Una volta che il composto si è solidificato potete tagliarlo in cubetti (piccoli, mi raccomando) che potete tenere in freezer e consumare direttamente, senza bisogno di scongelarli.
Note
Io ho preparato un terzo degli ingredienti e li ho messi in un contenitore di quelli usa e getta da 11 x 13 cm
Ho tagliato cubetti da 1 cm o giù di li che sto conservando con una certa parsimonia. Diciamo un cubetto alla sera insieme al caffè ^___^
Ora vi racconto cosa succede nella mia cucina la sera, poco prima di spegnere le luci e filare in branda.
Zen e Poldo sono già spalmati da qualche parte. Stitch vede dei movimenti in cucina e gironzola lì intorno sperando nel croccantino di mezzanotte. Io preparo la tavola per la colazione della mattina: tovagliette gialle che un pò di sole non guasta mai, piatti e posate.
Zucchero di canna, fette biscottate o pane da tostare. Oppure qualche biscotto, trovate qualche idea qui. Scelgo la frutta e la metto su un piatto, così la mattina è già pronta, devo solo lavarla e tagliarla a pezzetti. Oggi c’era una pesca, una banana, dell’uva, un paio di fichi e una piccola prugna.
Cos’altro? Alla mattina metto in tavola le marmellate, preparo il caffè e la mia schiuma di latte che come-si-fa-a-stare-senza. Come ultima cosa taglio due fettine di banana bread. Lo tengo in frigorifero coperto con della stagnola, se preferite o sapete di consumarlo in più tempo potete metterlo in freezer già tagliato.
Così è già tutto pronto e la sveglia suona sempre alla stessa ora, la colazione è una coccola e la giornata comincia in relax.
Peccato che dopo tocchi andare a lavorare ^___^
La ricetta è tratta dal numero di Giugno/Luglio 2012 di Donna Hay Magazine
4.3 from 4 reviews
Banana bread
Autore: Sweetie
Prep time:
Cook time:
Total time:
Cosa vi serve
125 gr di burro
175 gr di brown sugar (per me 150 gr)
1 tsp di estratto di vaniglia (1 cucchiaino)
2 uova
2 cups di banane mature (circa 450 gr)
255 gr di farina
1 tsp di lievito (1 cucchiaino)
1 tsp di bicarbonato di sodio (1 cucchiaino)
1 tsp di cannella (1 cucchiaino)
115 gr di golden syrup (per me 60 gr)
Mettiamoci al lavoro
In un mixer lavorate il burro morbido, lo zucchero e l'estratto di vaniglia fino ad ottenere un composto omogeneo e spumoso.
Aggiungete poco alla volta le uova fino a farle amalgamare.
Aggiungete le banane schiacciate, la farina, il lievito, il bicarbonato di sodio, la cannella e il golden syrup. Lavorate l'impasto fino a far amalgamare tutti gli ingredienti.
Foderate una teglia da plumcake con della carta forno (26 cm x 11 cm).
Preriscaldate il forno a 175° e cuocete per 55/60 minuti (tenete controllato facendo la prova con lo stuzzicadenti dopo 45/50 minuti).
Note
NOTA 1
La buona riuscita di questo dolce dipende dalle banane. Se le guardate e vi sembrano "troppo mature", allora sono perfette ^___^
NOTA 2
Se non riuscite a trovare il Golden Syrup (i milanesi possono trovarlo nei punti vendita SuperPolo, può capitare di trovarlo anche in qualche grosso supermercato) ho scoperto che può essere fatto anche in casa. Qui la ricetta: http://neckredrecipes.blogspot.it/2009/12/homemade-golden-syrup.html
L’elemento fondamentale per la produzione di golden syrup versione home-made è l’acqua calda che va unita allo zucchero caramellato: il risultato finale deve essere una sorta di caramello dalla consistenza leggermente più liquida proprio per via del processo di bollitura dell’acqua e dello zucchero.
Per ulteriori info potete guardare qui: http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/11/19/che-cos%E2%80%99e-lo-zucchero-invertito/
Siccome di stare ferma non sono capace, ho pensato di inserire qualche piccola novità sul blog.
Intanto le immagini. Mi sono detta, vero che sono quello che sono (anche se ogni tanto qualcuna che esce come piace a me comincia ad esserci ^^) ma perché non farle più grandi? Ecco, sono quasi in versione poster, ma danno un sacco di carica, non so come dire.
E poi ho trovato un nuovo plugin che permette di inserire per bene le ricette con la lista degli ingredienti e il procedimento passo-passo. Permette pure di stampare la ricetta tutta in una pagina con una foto bellina di fianco che così ti ricordi cosa dovrebbe uscire. L’ho visto e mi sono detta che era proprio quello che mi serviva. In questo modo posso raccogliere su carta tutte le mie ricette anche perché è ora di finirla di impastare e mescolare e condire con il mac sul tavolo, tutto impiastricciato di farina. Ecco.
Nota a piè di pagina (V 2.0)
Giuro che adesso la finisco che non si è mai visto un post con così tante note, e aperta-parentesi-chiusa-parentesi, ma questa proprio ve la voglio dire.
Il banana bread è buono, ma se vi riesce di mangiarlo con lacompagnia giusta, guardandoocchi che sorridono, ascoltando parole che ridono e con un micio rosso nei dintorni che dovevate vederlo, ti viene proprio da dire bella lì.