Quando credevi che niente avrebbe potuto lasciarti senza parole, ecco che ti capitano questi. Anzi, te li consigliano.
La verità è che mi piace pensare che siano stati loro a trovare me.
Dopo aver messo insieme quattro etti di cioccolato fondente, sono arrivata alla conclusione che il vero chocolate cookies addicted mal sopporta i numeri, le somme e le moltiplicazioni.
Più di tutto deve odiare le divisioni, perché basterebbe prendere i grammi di cioccolato di questa ricetta e dividerli per il numero di biscotti, per capire che siamo di fronte ad un livello di cioccolato pro-capite ben al di sopra dei limiti consentiti dalla legge.
Ma da queste parti, pare che non si sappia far di conto.
Se siete a Londra e venite colti da un’irrefrenabile voglia di biscotti (quella di Carrot Cake l’abbiamo già sistemata parlando di GAIL’s Bakery in quel di Hampstead) potete cercare Ben’s Cookies.
I biscotti di Ben’s Cookies, a dire di qualcuno, sono i più buoni del mondo. Hanno il grosso vantaggio di poter essere sgranocchiati in Covent Garden e Carnaby Street, due zone che se passi da Londra, prima o poi ci capiti.
Ancora Londra, quindi. Qualche immagine a rispolverare ricordi e i biscotti al cioccolato che ti sporcano le mani e ti lasciano quel segno buffo sulla punta del naso.
A Covent Garden, seduta sul marciapiede con la reflex al collo e la cartina stropicciata in tasca, guardi e ascolti. Ridi, ti fai luccicare gli occhi, srotoli rotelle di liquirizia, sgranocchi biscotti e assaggi del te.
Chiedi una foto a chi si mette nei panni di Charlie Chaplin e ti fai conquistare dall’energia di un gruppo di ragazzi che suonano il violino e non puoi non accompagnarli battendo le mani.
Incroci la storia di chi sta coltivando un sogno e di chi sta cercando la strada giusta per. Di chi si pittura la faccia e di chi si mette vestiti che non sono i suoi, ma così vero che non conta la maschera.
A Covent Garden puoi mangiare paella e pensare di essere in Spagna o ricordare quell’ultima colazione a Parigi, seduta a un tavolino di Le Pain Quotidien.
A Carnaby Street invece ci sono finita per caso.
Passeggiavo lungo Regent Street, direzione Piccadilly, quando mi sono lasciata distrarre da una graziosa vietta laterale. Pochi passi e tu guarda dove mi trovo.
Carnaby Street sono le boutique incorniciate da insegne bellissime.
E’ il ricordo di un caffè tremendo, affacciata su una vetrina che regala una vista incantevole, mentre il ragazzo al banco canta I just want to say Cappuccino. Che nemmeno devo rileggere le righe che ho scritto in quei giorni per ricordarmi quel Londra ti lovvo.
I passi, in Carnaby Street, sono quel seguirsi con lo sguardo tra una fotografia e l’altra, con un cielo di lampadine sopra la testa e quei palazzi colorati, tutti con le finestre bianche, che non credo di averne vista una sola di un altro colore.
Tornando ai biscotti – i miei – e a tutto quel cioccolato che si portano dietro, mi sembra inutile dirvi che sono buoni.
Per la scatola di latta che sta nella dispensa dovrei chiedere il porto d’armi, ma sento di poter contare sulla vostra discrezione.
Voglio dire, sapete mantenere un segreto vero? Che in fondo, qui si fa tutto a fin di bene.
- 120 gr di cioccolato fondente
- 110 gr di burro a temperatura ambiente
- 130 gr di brown sugar
- 1 uovo
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
- 150 gr di farina
- 25 gr di cacao amaro
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- ½ cucchiaino di sale
- 280 gr di cioccolato tritato grossolanamente
- Fate sciogliere il cioccolato (120 gr) a bagnomaria e tenetelo da parte.
- Lavorate con le fruste elettriche il burro e lo zucchero per 8/10 minuti fino ad ottenere una crema.
- Aggiungete l'uovo sbattuto e l'estratto di vaniglia e continuate a lavorare l'impasto per ¾ minuti.
- Unite la farina setacciata, il bicarbonato, il cacao, il sale e il cioccolato fuso.
- In ultimo tritate in maniera grossolana il restante cioccolato (280 gr) e aggiungetelo all'impasto.
- Rivestite una teglia con carta forno, formate delle palline di impasto (dosi per 16 biscotti circa) e distribuitele sulla teglia, ben distanziate tra loro.
- Fate cuocere in forno già caldo a 160 gradi per 10/12 minuti fino a che i biscotti non inizieranno a creparsi in superficie
Ho come l’impressione che Londra sia un po’ come le scale di Hogwarts, che cambiano continuamente direzione e ogni volta potresti trovarti in un posto diverso 🙂 Quanta voglia di tornare che mi stai mettendo! Ora ho un ulteriore valido motivo, ossia sgranocchiare quei biscotti!
Ho la bocca cucita su una certa scatola di latta, anche perchè qui ne sto nascondendo una piena di biscotti bretoni 😉
Buona giornata e buon cioccolato!
Slurp slurp….ti seguo da poco ma adoro da una vita Londra (la prima volta nel lontano 1982 e l’ultima il 6 luglio al Globe….) e i biscotti e l’afternoon tea e Covent Garden e …ora te, sempre di più!!!! Scopro tante cose in comune….dai voce alle sensazioni che non so…..baci cara continua a deliziarci!
Ciao e benvenuta! Una tazza di te e qualche biscotto sono tutto quello che serve per condire una buona chiacchierata su Londra, Covent Garden, l’afternoon tea e tutto quello che! :))
Ah beh, questi biscotti valgono da soli il viaggio, se poi ci aggiungi tutto il resto uno si domanda perchè mai sia ancora qui! :)))
Ecco, con i biscotti bretoni è davvero un testa a testa. Burro contro cioccolato, oh my god! :)))))
Se mi infilo dall’amico Ben rischio di non uscire per ore, come in quella libreria bellissima e in ogni locale che nonresistoanonentrare… tu mi fai venire fame di Londra, altro che di cookies! Fame di vedere tutto, di scoprire tutto, di fotografare tutto, di fermare tutto…
Guardo l’alzatina e dico che la voglio, guardo i biscotti e dico che spero in un autunno così squagliato, liquido, morbido… che lo mordi e non ti fai male, che sotto sotto il cuore è tenero e che le divisioni che conosco sono solo quelle tra albume e tuorlo… 🙂
L’amico Ben ti
piacerebbepiacerà un sacco. Se capiti nel momento giusto trovi i biscotti ancora caldi, appena tolti dal forno. E con Londra che ti fa venire fame, sono la meglio cosa che tu possa sgranocchiare 🙂Premettendo che adoro le tue foto di Londra già da Instagram [secondo me sei riuscita a cogliere pienamente lo spirito di questa città], amo spropositamente questi cookies! Sono davvero, davvero, un elogio al cioccolato. Te li copio al primo momento di difficoltà! (;
Buona giornata!
Londra è terribilmente fotogenica! :)))
Questi cookies si fanno amare, spropositatamente come scrivi tu. Al primo momento di difficoltà sono meglio della croce rossa :))))
…non ho abbastanza occhi per inglobare tutto ciò…
…non ho abbastanza dita da sporcare col cioccolato e il naso è uno solo e troppo stupidamente piccolo per poter riuscire a carpire quei profumi lì…
Menomale che hai fatto tu per me, menomale che vedi, senti, annusi, tocchi e VIVI in modo così vero che quasi riesco a sentire quel sapore lì.
No, non solo del biscottone bi-cioco… ma anche di Londra!
Grazie!
Anche tu però, se attacchi con un commento così io attacco a fare biscotti al cioccolato ad libitum e a impiastricciare mille foto di Londra, tutte condite di burro. Non si fa insomma! :))))
Sai che mi piace un sacco come racconti Londra? Cosa che io non faccio nonostante ci sia rimasta per mesi! Ooops. Ecco, fallo tu anche per me 😀
I tuoi cookies sembrano davvero goduriosi..alla faccia di Ben’s Cookies!