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Biscotti al limone

Ora che i vari Scipione, Caronte e Lucifero hanno finalmente levato le tende, per combattere la nostalgia contagiosa da l’estate sta finendo e le ferie pure posso tornare, con rinnovato entusiasmo, a dedicarmi all’insana passione di sfornare biscotti.
Questi sono al limone. Buonissimi. Un impasto delizioso e profumatissimo da provare anche nella versione all’arancia. Perfetti come regali golosi di questo natale, per dire.
La ricetta viene da Jamie Oliver, entrato di diritto nella top ten dei fornitori di ricette affidabili che non-la-sbagli-neanche-se-ce-la-metti-tutta.
Ancora lì siete? Forza a paciugare! ^___^

Biscotti al limone
 
Cosa vi serve
  • 125 gr di burro a temperatura ambiente
  • 100 gr di zucchero
  • 1 uovo
  • 200 gr di farina
  • il succo e la buccia grattuggiata di 2 limoni non trattati
  • ¼ di tsp di lievito (la punta di un cucchiaino)
  • un pizzico di sale
  • 3 tbsp di zucchero di canna (3 cucchiai)
Mettiamoci al lavoro
  1. Nel mixer o nella planetaria lavorate lo zucchero con il burro a temperatura ambiente fino ad ottenere un composto soffice e spumoso.
  2. Aggiungete poco alla volta l'uovo sbattuto fino a farlo amalgamare.
  3. Aggiungete la farina, il lievito, il succo e la buccia di limone e il pizzico di sale. La ricetta prevede l'utilizzo di due limoni, io ho trovato dei limoni XXL e ne ho usato uno solo.
  4. L'impasto risulterà molto morbido, farete molta fatica a formare la classica "palla". Dopo avergli dato una forma, potete lasciarlo nella ciotola che avete usato per la preparazione e mettere quella in frigo.
  5. Tenetelo in frigorifero almeno due ore, io consiglio di più per poterlo lavorare meglio.
  6. Dopo aver fatto riposare l'impasto e quando questo ha raggiunto una consistenza che consente di lavorarlo, stendetelo con il mattarello ad un'altezza di ½ centimetro e tagliate i biscotti con una formina o un coppapasta.
  7. Distribuite su ogni biscotto lo zucchero di canna e infornate a 180° per 10/12 minuti o comunque fino a che i bordi dei biscotti risulteranno leggermente dorati.

 

 

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Fettine alla mandorle by Luca Montersino

Ed ecco una nuova ricetta di biscotti che finirà tra i biscotti da regalare a Natale (vi prego di ricordarmelo a tempo debito che sennò tanti saluti!)
Sono di quelli che diventano più buoni se riesci a resistere e li tieni in una scatola di latta per un paio di giorni. Allora quando li sgranocchi senti il profumo del burro, l’aroma della vaniglia e il gusto delle mandorle tostate.
P.S. Ad oggi l’unico modo che ho trovato per conservarne un discreto quantitativo in una scatola di latta per più di due giorni è stato di produrne tanti! #sapevatelo ^___^


INGREDIENTI 
400 gr burro
160 gr zucchero a velo
65 gr uova intere
480 gr farina 180W
200 gr mandorle tostate in granella
1 baccello vaniglia
1 gr sale

Per prima cosa fate tostare le mandorle. Ho cercato consigli sul www e alla fine ho deciso di tostarle in una padella antiaderente (in alternativa potete passarle in forno). Tenetele sul fuoco fino a quando non cominciano a prendere colore, senza esagerare, mi raccomando. Fatele raffreddare e poi tagliuzzatele fino a ridurle in granella.
Lavorate il burro morbido con lo zucchero, il sale e la vaniglia utilizzando la foglia della planetaria.
Unite a filo l’uovo sbattuto e poi la farina. Completate l’impasto aggiungendo la granella di mandorle tostate.
Modellate l’impasto fino a dargli una forma rettangolare: avete presente i regoli che si usavano a scuola da piccoli? Dategli un’altezza di 4 cm circa. L’impasto è piuttosto morbido, fatelo raffreddare in frigo per bene (io l’ho preparato alla sera e l’ho lavorato il giorno dopo). Riprendete l’impasto dal frigorifero e tagliatelo in tante fettine (come si taglia il salame, tanto per capirci) spesse poco meno di mezzo centimetro. Preriscaldate il forno a 180 gradi e fate cuocere per circa 15 minuti.

La ricetta è tratta da “Croissant e biscotti” di Luca Montersino. Solo una segnalazione su una “svista” piuttosto grave riportata nel procedimento. Ad un certo punto si dice di aggiungere la panna (non prevista tra gli ingredienti) anzichè le uova. Insomma, mica bello, no?

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