Archivi tag: Dolci

Dei cantucci e delle millanta prove! Diciamo Cantucci V1.0

Quella con i cantucci è stata una sfida lunga, che ha lasciato sul campo etti di mandorle e farina a pioggia. Non posso ancora dire di aver vinto la guerra, ma ho messo a segno una vittoria degna di nota che merita di essere pubblicizzata. Ecco quindi i Cantucci V1.0, altrimenti detti “Cantucci alla Montersino
La verità è che sono una tossica di mandorle. Granita alla mandorla, pasta di mandorle, confetti alle mandorle e naturalmente cantucci, una delle prove dell’esistenza del divino.
Dopo due polpette al sugo – ho pensato io – perchè non cimentarsi anche nella produzione di queste delizie? Perfetto. Busso alla porta del sig. Google alla ricerca della ricetta e mi si apre il mondo. Mille versioni diverse che non centrano una mazza l’una con l’altra e che dicono tutte “provami! provami!”. Ora, siccome le mandorle sono una risorsa limitata, m’è toccato fare delle scelte. Ad oggi ho sperimentato tre ricette (ognuna provata un paio di volte) e delle tre finaliste, la vincitrice è quella che vi racconto.

Qualche considerazione, ma non prendetele troppo sul serio 🙂

  • sui cantucci non bisogna lesinare con lo zucchero, è l’ingrediente che gli dona la croccantezza che li contraddistingue
  • la ricetta originale non dovrebbe prevedere il burro, io li ho sperimentati con e senza e voto per il burro (almeno per gli esperimenti fatti finora)
  • la cottura è decisiva, in questo il mio forno combinato Whirpool, che nasce come microonde e già che c’è mi regala la funzione di forno ventilato, mi ha fatto soffrire un pò

INGREDIENTI (io ho diviso tutto per 4)

360 gr burro
700 gr zucchero semolato (io ho usato lo zucchero di canna grezzo)
400 gr uova
5 gr sale
1 gr vaniglia in bacche
1 gr noce moscata
1 kg farina (debole 180 W)
10 gr lievito
500 gr mandorle tostate con la buccia

Per prima cosa preparate il burro; deve essere a pomata quindi o lo tirate fuori un paio d’ore prima oppure lo mettete nel microonde, ma stando attenti a non farlo sciogliere. Se vi scappa il momento e vi diventa liquido, usatelo per fare qualche cosa d’altro. Oh, così dice Montersino. Dalla mia, posso dirvi che la prima volta era fuso, la seconda a pomata e il risultato sull’impasto è stato evidente.
Montate con la frusta il burro a pomata e lo zucchero.
Sbattete le uova e unitele a filo, dando il tempo all’impasto di assorbirle per bene. Aggiungete la vaniglia e la noce moscata.
Setacciate la farina e aggiungeteci il sale  e il lievito. In una ciotola capiente, unite la farina all’impasto, amalgamate il tutto e in ultimo aggiungete le mandorle.
Mettete un bel pò di farina sulla spianatoia, prendete con una spatola una parte del composto e formate un filoncino, e così via con il restante impasto.
A questo punto non ci resta che cuocerli. I cantucci sono i biscotti più biscotti che esistano nel senso che sulla cottura richiedono il bis! Altrimenti che bis-cotti sarebbero? Ok, la finisco 🙂
La ricetta prevede di cuocere i filoncini in forno già caldo a 175° per 15 minuti, con il mio forno sono andati per 30 minuti. Fate comunque la prova dello stuzzicadenti: sono pronti quando lo stuzzicadenti esce pulito.
Terminata la prima fase di cottura lasciateli raffreddare e poi tagliateli in diagonale. Una volta tagliati, per tostarli e dargli quella croccantezza tipica, infornateli di nuovo a 175°, 5 minuti per lato.

Si scrive Brownie, si legge New York

Se dite brownie, la mia mente vola immediatamente a New York.
E’ vero che la storia collocherebbe i brownies in quel di Boston, ma passatemi il pressapochismo che la geografia non è il mio forte e seguitemi in questo mio ragionamento che ha come premio finale le istruzioni passo-passo per sfornare il cibo degli dei!
New York è una città  che non conosce compromessi e che non può lasciare indifferenti. O la si ama o la si odia. Ci sono stata due volte e questo mi è bastato per conquistare la tesserina del ci-ho-lasciato-il-cuore-quando-si-torna-quando-si-torna-quando-si-torna. Regalatemi un viaggio e io mi sparo diretta li, nella Grande Mela, in mezzo ai grattacieli che toccano il cielo e ai tombini che fumano. Persa nell’atmosfera pazza di Times Square e rapita dalle librerie che ti siedi per terra sotto lo scaffale dell’autore capace di sfrugugliarti l’anima. New York è la magia delle vetrine di Tiffany, ma è anche la quantità  impressionante di spazzatura che riempie i marciapiedi ogni sera. E’ la metropolitana con i tornelli bastardi che fai a gara per passare ogni volta e sono le colazioni e le merende da Starbucks. Ed ecco il punto. Se fai il turista a New York, dopo ore e ore e km e km di su e giù per Manhattan, cosa può esserci di meglio, per rinfrancare il corpo e lo spirito, di uno straordinario brownie, affondata in una poltrona imbottita, con un occhio alla vita che impazza al di là  del vetro?
Vi dico tutto questo perchè è bene che voi sappiate il pathos con cui mi sono avventurata sul www per trovare una ricetta per fare dei brownies degni di questo nome. Altro che farina, zucchero, cacao e quella roba li. Gli ingredienti erano ricordi, immagini e quel vivere una città  che ti resta impresso a fuoco.
Ci ho provato diverse volte. Non sto a raccontarvi i tentativi del si-però-gli-manca-quel-non-so-che, quello che conta è la ricetta che vi propongo qui sotto. E’ la versione di Laurel Evans (famosissima!) e ha tutto il gusto, il profumo, il sapore, la pasta morbida che si impasta sul palato che deve avere un brownie fatto come si deve.
E se non vi ho convinti peggio per voi! 🙂


INGREDIENTI:

150gr di burro
250gr di zucchero
75gr di cacao (* leggete sotto, in fondo in fondo!)
1/4 di cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
2 uova fredde
60gr di farina
80gr di pezzetti di noci (facoltativo)

In un pentolino antiaderente fate sciogliere il burro, lo zucchero, il cacao ed il sale, mescolando di tanto in tanto per evitare il formarsi di grumi. La ricetta originale suggerisce la cottura a bagnomaria, ma siccome io e il bagnomaria non ci piacciamo tanto, ho optato per un pentolino antiaderente e non ho avuto alcun problema (occhio solo a far sciogliere il burro prima di aggiungere – piano piano! – zucchero e cacao per non fare un blobbo ingestibile e “butterato!).
Togliete dal fuoco il pentolino e lasciate raffreddare un momento.
Unite la vaniglia e mescolate con un cucchiaio di legno. Incorporate le uova uno alla volta, mescolando vigorosamente dopo ogni aggiunta. Quando il composto è denso e omogeneo, unite la farina e mescolate finché risulti ben amalgamata. Aggiungete le noci e poi versate il composto nella teglia (usate una taglia quadrata di 20 cm)
Scaldate il forno a 180°, sistemate la griglia nella parte più bassa del forno e cuocete per circa 20-25 minuti. Per testare la cottura vale sempre la prova dello stuzzicadenti: perchè il brownie rappresenti un’esperienza goduriosa, lo stecchino deve risultare ancora leggermente umido, mi raccomando! Fate raffreddare del tutto e poi tagliate a quadratini 🙂

(*) Vi consiglio il cacao Van Houten. Segue breve, ma sentito, messaggio promozionale 🙂
Azienda di antiche tradizioni, fondata in Olanda nel 1817, è tra le più qualificate nel mercato europeo del cacao e del cioccolato. Solo quando nel 1828 il Sig. Conrad J. Van Houten scoprì il cacao in polvere si allargarono gli utilizzi del cioccolato grazie alla versatilità  e alla migliore conservazione. Da sempre la notorietà  di Van Houten si è costruita e consolidata come sinonimo di cioccolato di alta qualità , serietà  e competenza. La selezione accurata delle fave di cacao e l’esclusivo metodo di torrefazione garantiscono un prodotto dall’aroma delicato, inconfondibile, dal gusto nobile e raffinato.