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Crema di nocciole e cioccolato fondente

Crema di nocciole e cioccolato

Prima o poi dovevo provarci. E questo è solo l’esperimento 1.0.

Potrei fare bella figura e dirvi che questa ricetta se ne stava lí nell’archivio in attesa di essere pubblicata proprio oggi, giorno in cui si celebrano i mille chili di cioccolato reduci dalla pasqua.

E invece no, non vi racconterò storie (brava Sweetie) perché questa ricetta é qui più o meno per caso, come la maggior parte dei paciughi che passano da queste parti.

Ora, a parte sgranocchiarlo senza soluzione di continuità – che una volta che ce l’hai, come fai a lasciarlo lì – cosa possiamo fare con etti e etti di cioccolato?

Dopo la recente crema di speculoos e il lemon curd pubblicato una vita fa, rieccomi con una nuova crema spalmabile che va maneggiata con massima cura.

A dirla tutta, la raccomandazione più importante non è quella di versare la crema in un barattolo sterilizzato, ma piuttosto di versarla in un barattolo che ha inciso sopra a caratteri cubitali DANGER.

Giusto per avere chiaro con cosa si ha a che fare.

Fughiamo subito ogni dubbio: non è la Nutella. La sola presenza di nocciole e cioccolato la rende più “ruvida”. Può diventare quasi un pralinato se non fate lavorare il mixer a tutta birra e non riducete le nocciole in polvere.

Che dite, la proviamo?

La ricetta é tratta dal blog di Vaniglia

4.0 from 1 reviews
Crema di nocciole e cioccolato fondente
Autore: 
 
Cosa vi serve
  • 150gr cioccolato fondente di ottima qualità
  • 150gr nocciole sgusciate e tostate
  • 2 cucchiaio di olio di semi di girasole
  • 2 cucchiai di zucchero a velo
  • i semini raschiati da un paio di baccelli di vaniglia
  • 1 pizzico di sale
Mettiamoci al lavoro
  1. Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente.
  2. Nel frattempo frullare sottilmente le nocciole con lo zucchero a velo, poi aggiungere l'olio, la vaniglia e il sale e continuare a frullare.
  3. Mescolare insieme il cioccolato fuso e il composto alle nocciole, trasferire in un vasetto pulito.
  4. Si conserva al fresco e al riparo dalla luce per 15 giorni (non in frigo).

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Crema di speculoos

Crema di Speculoos-021-2

Il fatto che io mi sia imbattuta nel delizioso blog di Vaniglia – Storie di cucina così per caso, proprio quando lei si trovava a raccontare questa delizia qui, è segno che nel mondo c’è un ordine che va al di là della nostra comprensione e che alla fine ogni cosa ha un suo posto e un suo perchè.

Quindi niente potevo contro il sacro fuoco la ferma volontà che mi ha colto quando ho letto “speculoos” e che nell’ordine mi ha portato in un supermercato a cercare gli speculoos come non ci fosse un domani e che ha fatto si che io avessi due barottolini di crema in dispensa neanche due giorni dopo.

BLOG_IMG_7909_rev_200x300In realtà, questa sfrenata passione per la crema di speculoos nasce dal fatto che una volta nella vita, così per vedere l’effetto che fa, LUI (non io eh, ci tengo a sottolinearlo) ha provato a spalmarla sul banana bread, una coccola che spesso preparo per la colazione della mattina (qui a fianco una foto segnaletica della leccornia),

E’ stato amore al primo morso, campane che suonavano a festa, una goduria che non puoi non ricordarti. E quindi, dopo quel primo acquisto inconsapevole in terra straniera, ci è capitato di fare contrabbando di crema di speculoos tornando dalla Francia o dal Belgio. Di interrogare amici e parenti sui viaggi che avevano in mente di fare, di promettere una dose di banana bread a chiunque avrebbe procurato un vasetto di crema di speculoos. Certo, era comunque una crema industriale, di quelle che chissà cosa c’è dentro, ma quando ti piglia la passione c’è poco da fare,

Capite bene quindi, quale emozione mi ha fulminato colto quando ho letto il post di Vaniglia.

Ora, il fatto che io avessi in libreria – diciamo da un paio d’anni – il libro del Cavoletto da cui proviene la ricetta originale, la dice lunga su come questa nostra vita sia troppo frenetica, troppo piena di cose, troppo piena di impegni.

Troppo piena di libri di cucina? Questo mai!

Crema di speculoos
Autore: 
 
Cosa vi serve
  • 150 gr di speculoos
  • 60 gr di miele
  • 30 gr di zucchero di canna
  • 100 ml di latte
  • 50 ml di olio vegetale
  • 90 gr di cioccolato bianco
Mettiamoci al lavoro
  1. Passate gli speculoos in forno a 150 gradi per 10 minuti
  2. Frullateli in modo da ridurli in polvere e versateli in una ciotola insieme al cioccolato bianco ridotto a piccoli pezzi.
  3. Scaldate in un pentolino il latte con il miele e lo zucchero e versate il composto liquido sulla polvere di biscotti.
  4. Mescolate e in ultimo aggiungete l'olio.
  5. Versate la crema nei vasetti puliti e fate raffreddare.
Note
Con queste dosi escono 2 vasetti medi

 

Ma sapete tutti cosa sono gli speculoos? Risponde il sig. Wikipedia!

Gli speculoos sono biscotti alla cannella tipici del Belgio e dei Paesi Bassi (dove sono chiamati “speculaas”), preparati tradizionalmente per la ricorrenza di San Nicola, sono ormai disponibili come prodotto dolciario in qualsiasi periodo dell’anno.

Intorno all’origine del nome “speculoos” non vi è alcuna certezza ma solo talune ipotesi tradizionali: alcuni ritengono derivi dal latino “speculum” che significa “specchio”, altri invece suggeriscono la parentela con un altro termine latino, “species” nel suo significato traducibile con “spezie”, per altri ancora il nome deriva dalle “formine” tipiche che si usano per dare l’aspetto a questi biscotti, normalmente di legno intagliato e raffiguranti personaggi in abiti tradizionali, che con una leggera pressione vengono “incisi” sulla pasta del biscotto, “specularmente”.

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