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Pane con rosmarino e formaggio di capra

Pane con rosmarino e formaggio di capra
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Di come mi sia ingarbugliata a scrivere queste quattro righe nemmeno ve lo sto a raccontare. Prendete un gomitolo e datelo a un gatto. Oppure soffiate in millanta stelle filanti, in una giornata di vento.

Entropia di pensieri ai massimi livelli, tutti a sgomitare per farsi posto, che la prima fila piace. Non a me, ma pare che faccia gola a molti.

Toc toc

C’è nessuno?

Mi affaccio per un saluto, perchè queste pagine restano il posto migliore per fermarsi un momento e riprendere fiato.

Mi affaccio giusto il tempo per raccontarvi l’ultima ricetta che mi resta in archivio (oddio-oddio-oddio!!!!). Una ricetta che chiede tempo al tempo e non vale barare. Una ricetta con quella foto tremenda che avrei voluto rifare, ma é toccato tenerla così. Mi scusate?

Ho una lista di cose da fare lunga a piacere, punto la sveglia anche nel week-end e ho una serie di post-it appiccicati un po’ ovunque.

Sono mediamente stressata, ogni tanto inciampo nei ricordi e faccio a cazzotti con l’idea di aver solo sprecato del tempo.

Per il resto tutto bene. Insomma, sto una favola, niente che una latta di biscotti non possa sistemare.

E voi, che mi raccontate?

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Pane con rosmarino e formaggio di capra
Autore: 
 
Ricetta tratta la "La piccola cucina parigina" di Rachel Khoo
Cosa vi serve
  • 10 gr di lievito di birra disidratato
  • 250 gr di acqua tiepida
  • 400 gr di farina manitoba
  • 1½ cucchiaino di sale + poco altro per spolverizzare
  • 1 cucchiaino di rosmarino
  • 2 cucchiai di olio evo + altro per spennellare la superficie
  • 80 gr di formaggio di capra a cubetti
Mettiamoci al lavoro
  1. Diluite il lievito nell'acqua tiepida, mescolando fino a farlo amalgamare.
  2. Mescolate in una ciotola la farina, il sale e il rosmarino, aggiungete il lievito diluito, i due cucchiai di olio di oliva e mescolate fino a formare una pasta.
  3. Rigirate l'impasto su una superficie leggermente infarinata e lavoratelo fino a ottenere una palla liscia e un pò appiccicosa.
  4. Trasferite di nuovo in una ciotola, coprite con della pellicola trasparente e fatela lievitare per 1 ora in un luogo caldo (io la metto in forno con un lumino acceso)
  5. Trasferite l'impasto in frigorifero e fatelo lievitare fino al mattino seguente.
  6. Il giorno dopo riprendete l'impasto, trasferitelo su un piano leggermente infarinato e lavoratelo per 5 minuti fino ad ottenere di nuovo una palla liscia.
  7. Copritela con un canovaccio umido e fatela lievitare di nuovo in un luogo caldo per 30 minuti circa.
  8. Passato il tempo, stendete la pasta in un rettangolo e tagliatelo in diagonale per formare 2 triangoli.
  9. Fate un taglio largo nel mezzo di ogni triangolo senza però tagliare la pasta fino in fondo, tenete un pò di spazio prima dei bordi.
  10. Aprite due o tre piccole incisioni a destra e sinistra del taglio e apritele con le dita, sembreranno le venatura di una foglia.
  11. Mettete ogni triangolo sulla carta forno e immergete i cubetti di formaggio qua e là.
  12. Coprite con un canovaccio umido e fate lievitare di nuovo per 1 ora o finché raddoppia di volume.
  13. Preriscaldate il forno a 240 gradi, spennellate il pane con l'olio di oliva, cospargetelo con altro sale e cuocetelo per 5 minuti a 240 gradi.
  14. Abbassate la temperatura a 210 gradi e cuocete per altri 10/12 minuti o fino a quando il pane non risulta dorato. Consumato tiepido è una figata pazzesca!

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Lenticchie e peperoni arrosto con formaggio di capra

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Adesso vi racconto la ricetta, che oggi è tempo di Meat Free Monday, prima però vorrei mettere nero su bianco il fatto che ho deciso di iniziare la mia personale caccia al tesoro alla ricerca della felicità.

Lo scrivo qui perché così resta e non mi viene da strappare la pagina e abbandonare il quaderno quando rileggo quello-che e ci trovo una-cosa-che-anche-no (nel frattempo si sappia che ho cancellato e riscritto questo post enne-volte-al-quadrato).

Con un biscotto alla vaniglia nella mano destra e un cookies al cioccolato nella mano sinistra, mi metto in cammino verso una direzione che vai a sapere dove porta, più segreta della ricetta della Nutella. Intanto però, proviamo a partire.

E per non perdere niente lungo la strada, ho deciso di fermare con le immagini tutti quei momenti di ordinaria felicità che se non li fermi scappano via, come lo sgranocchiare un biscotto che profuma al cardamomo.

Non è che io sia fissata con i biscotti. Voglio dire anche, inutile negarlo, ma seguitemi nel discorso. Finisco per piazzarli un po’ qua e un po’ la, perché questa storia della ricerca della felicità non è proprio in tema con ricette, grammi, ingredienti e tempi di cottura. E quindi la condisco con zucchero e burro, e farina e uova, proprio per dare l’idea che.

D’altra parte, ci ho pensato a lungo – mica vero eh – ma quello che c’è qui dentro è l’unica la cosa che al momento mi rende più felice. E quindi portate pazienza, alla fine una ricetta c’è sempre, se proprio butta male, si allunga di qualche riga la strada per arrivarci.

Ecco, siccome di righe ne ho già spese fin troppe, vi racconto la felicità di questo fine settimana, tra una passeggiata sui navigli, quattro scatti imbarazzanti con i pelosi e qualche acquisto.

P.S. Le caramelle (prima foto segnaletica della seconda riga) stanno lì per ricordarmi quanto sono stata fessa brava a non portarle a casa!

P.P.S. Ero già pronta a cancellare tutto, perché questa storia della felicità é più complicata di quello che sembra. Così per dire, ma se scopri di non essere felice che fai?

Collage_Felicita_1a

E adesso, veniamo finalmente alla ricetta di oggi, che vi stupirà tipo cosa non so, ma è buona esagerata.

Per la scheda segnaletica della lenticchia, protagonista di questa insalata, cliccate su scheda segnaletica della lenticchia, che non fa una grinza.

Se siete pigri nel clic – o magari volete rimanere concentrati sull’insalata – vi incollo qui due-cose-due che mi piace ricordarvi.

Avete di fronte, parlando della lenticchia, una coltivazione antichissima che risale addirittura al 7000 A.C e che ha sempre rappresentato una risorsa nutrizionale fondamentale per la sopravvivenza e la salute di molti popoli grazie alla loro ricchezza energetica e proteica.

In Italia la coltivazione della lenticchia si è diffusa soprattutto in località dove le condizioni di clima e di terreno conferiscono un altissimo pregio qualitativo al prodotto, per sapore e facilità di cottura, come per esempio gli altipiani di Castelluccio di Norcia e di Colfiorito, in Umbria o di Leonessa nel Lazio.

Le lenticchie hanno un alto valore nutritivo, sono molto ricche di proteine, vitamine (A, B1, B2, C, PP) e sali minerali (calcio, ferro, sodio, potassio e fosforo). Sono facilmente digeribili e utili per chi ha problemi di anemia o di esaurimento fisico.

Lenticchie e peperoni arrosto con formaggio di capra

Quindi, dopo tutto questo bla-bla-bla, prendete delle lenticchie buone e fatele cuocere quel tanto che basta per. Mettete i peperoni in forno e fateli abbrustolire senza scottarvi come ho fatto io, che quasi mi sono fatta fuori le impronte digitali. In ultimo tagliate il formaggio di capra a cubetti cercando – alla peggio – di mangiare un cubetto ogni cinque.

Mi pare che non manchi più nulla, se non segnalare che la ricetta è tratta dal ricettario “Lunedì senza carne” che ha dato il via alla campagna per il Meat Free Monday

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Lenticchie e peperoni arrosto con formaggio di capra
Autore: 
Porzioni: 4
 
Cosa vi serve
  • 3 peperoni rossi
  • 170 gr di lenticchie
  • 1 spicchio d'aglio
  • qualche foglia di alloro
  • 4 cucchiai di pomodori secchi a pezzetti
  • 100 gr di formaggio di capra a pezzetti
  • prezzemolo tritato
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe
Mettiamoci al lavoro
  1. Arrostite i peperoni disponendoli su una placca e cuocendoli in forno già caldo a 200 gradi per 30 minuti circa.
  2. Completata la cottura, metteteli in un sacchetto di plastica, in questo modo potrete eliminare la buccia più facilmente.
  3. Quando si sono raffreddati, toglieteli dal sacchetto, eliminate i semi e la buccia e tagliateli a striscioline.
  4. Lavate le lenticchie e fatele cuocere in acqua con lo spicchio d'aglio e l'alloro. Per i tempi di cottura seguite le indicazioni riportate sulla confezione. In ultimo regolate di sale.
  5. Scolate le lenticchie e mentre sono ancora tiepide aggiungete i pomodori secchi a pezzetti e il formaggio di capra tagliato a dadini.
  6. Completate con le striscioline di peperone rosso e un filo d'olio. Regolate di sale e pepe e spolverizzate con del prezzemolo tritato.

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