Archivio mensile:Marzo 2013

Torta di mele, cannella e fiocchi di avena

Torta mele e cannella

Ma state a sentire, su queste pagine si è mai vista una torta di mele?

Riguardando l’archivio degli ultimi mesi – e qui faccio la scena di quella organizzata, ma in realtà è solo un caso – mi sono accorta di avervi raccontato solo torte di mele con il guscio.

Dev’essere la mia passione per la frolla e per tutto ciò che ricorda un biscotto (Sweetie….) , ma tirando le fila, tra una crostata di mele e un apple bar, della più classica torta di mele, quella soffice e profumata che la vedi e subito capisci cosa voleva dire chi si è inventato l’etichetta comfort food, neanche l’ombra.

Che poi, dici torta di mele e subito pensi a enne-ricette diverse perchè ognuno ha la sua versione, e se proprio non è sua, è quella che gli è capitata tra le mani.

Può essere un’ eredità di famiglia, può essere il regalo di un’amica, può essere perfino la ricetta della vicina di casa che proprio non la potevi vedere, ma come la sua torta di mele – scoccia ammetterlo – poche cose al mondo.

Da dove venga poco importa, la torta di mele è quella ricetta che scrivi a mano sul quaderno.

Dev’essere questo il motivo per cui mi è venuto in mente di piazzare nella foto qui sotto quei cartoncini che sembrano scritti da un bambino e che avevo recuperato in solaio qualche tempo fa.

Questa ricetta viene da una rivista e non ha una storia da raccontare. Non ancora almeno, però ha le carte in regola per finire scritta a mano sul quaderno delle ricette collaudatissime.

E voi che mi dite, mi raccontate la vostra torta di mele?

Torta mele e cannella

La ricetta è tratta da “Recipe Yearbook 2012/13” di Jamie Oliver

Torta di mele e cannella
Autore: 
Porzioni: teglia 18 cm
 
Cosa vi serve
  • 180 gr di burro
  • 140 gr di zucchero di canna
  • 3 uova
  • 180 gr di farina autolievitante
  • 2 cucchiaini di lievito (2 tsp)
  • 2 cucchiaini di cannella (2 tsp)
  • 2 mele
  • 2 cucchiai di fiocchi di avena
Mettiamoci al lavoro
  1. Lavorate con il mixer o nella planetaria il burro morbido con lo zucchero, fino ad ottenere un composto spumoso.
  2. Poco alla volta aggiungete le uova sbattute e poi gli ingredienti secchi.
  3. Sbucciate e grattugiate una mela e aggiungetela all'impasto.
  4. Imburrate o coprite con carta forno una teglia da 18 cm.
  5. Versate metà dell'impasto, tagliate la seconda mela a fettine sottili e distribuitene metà sopra l'impasto.
  6. Coprite con l'impasto rimanente e completate con le ultime fettine di mela rimaste e i fiocchi di avena.
  7. Cuocete in forno già caldo a 170 per 45 minuti. Poi coprite la torta con un foglio di carta stagnola e fate cuocere per altri 30 minuti circa, fino a quando infilando uno stuzzicadenti nel mezzo della torta questo non uscirà pulito.

 

Questo sembra proprio essere il post delle cose mai viste.

FoodBlog Awards

Vi ho raccontato che Sweetie’s Home si è aggiudicato il II° premio nella categoria Sweet Food per i Foodblog Awards indetti da Malvarosa Edizioni? Così dicono! ^___^

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Vellutata di topinambur

Vellutata di Topinambur
La deliziosa frittata di ricotta, porri e Gruyere che pensavo di raccontarvi oggi dovrà farsene una ragione.

Per questo nuovo appuntamento con il Meat Free Mondaycambio di programma all’ultimo momento per raccontarvi una vellutata che non poteva rimanere nell’archivio un secondo di più.

Tutta colpa di Manuela, che proprio la scorsa settimana e proprio per il Meat Free Monday, ha raccontato questa delizia che non potevo non provare. Se non altro per la curiosità di sperimentare il topinambur che rientrava a pieno titolo nella lista di quegli ingredienti di grande fascino che li compri sulla fiducia e poi speri siano anche di tuo gusto.

E’ stato amore al primo cucchiaio, una meraviglia sia per gusto che consistenza. E vi assicuro che in fatto di zuppe, minestre e vellutate non sono una tipa facile. Mi trovo più a mio agio con biscotti e torte burrose, ma questa dovete proprio provarla.

Per questa settimana danno tempo incerto. Qualche pioggia, temperature in calo, la primavera che ancora si fa attendere.

Che volete farci, posso consigliarvi una vellutata da leccarsi i baffi?

Vellutata di topinambur

SCHEDA SEGNALETICA DEL TOPINAMBUR (fonte Verdure e Legumi – Slow Food)
Il topinambur, detto anche rapa tedesca o carciofo di Gerusalemme, è una pianta appartenente alla grande famiglia delle Asteraceae. Per fare qualche nome e cognome e capirci qualcosa, sappiate che è la stessa famiglia di appartenenza della lattuga, del radicchio, del cardo, del carciofo e pure del girasole.

Riconoscibile in autunno per la fioritura in giallo, la pianta del topinambur viene coltivata ma cresce anche spontaneamente lungo i fossi e nei terreni incolti. 

La parte commestibile è il tubero che si presenta ovoidale o bitorzoluto, di colore giallo-rossastro con polpa bianca. Si tratta di un ortaggio tipicamente invernale.

Per consumarli, i tuberi devono essere pelati con un pelapatate o uno spilucchino. Possono essere mangiati crudi, tagliati a fettine e conditi con olio e limone, oppure cotti: lessati, tagliati a fettine e fritti, gratinati con burro e formaggio o mescolati con uova sbattute per sformati, flan e torte salate.

La cucina piemontese dedica a questo tubero una grande attenzione in quanto componente essenziale della bagna cauda.

Molte le proprietà salutari: indicato per i diabetici, ha un effetto positivo sulla flora batterica intestinale, è ricco di sali minerali ed è anche un potente riduttore del colesterolo.

4.5 from 2 reviews
Vellutata di topinambur
Autore: 
Porzioni: 3-4 persone
 
Cosa vi serve
  • 500 gr di topinambur
  • 4 patate piccole
  • 1 porro
  • 100 gr di funghi porcini o prataioli
  • prezzemolo
  • sale e pepe q.b.
  • 1 litro di brodo vegetale
  • olio extravergine d’oliva
Mettiamoci al lavoro
  1. Pulite il topinambur dalla pellicina esterna e pelate le patate, lavateli e poi tagliateli entrambi a cubetti.
  2. Affettate il porro e fatelo soffriggere in un filo d’olio.
  3. Aggiungete il topinambur e le patate a tocchetti, fate insaporire per qualche minuto e poi coprite con il brodo.
  4. Cuocete fino a quando sia il topinambur che le patate saranno diventate morbide. Aggiustate di sale e spegnete.
  5. In un tegame a parte fate saltare i funghi in un filo d’olio, sfumate col brodo o con un filo d'acqua e aggiungete il prezzemolo. Salate e pepate.
  6. Passate con un frullatore a immersione il topinambur e le patate, guarnite coi funghi e servite.

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