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Coscia di maiale al latte

Coscia di maiale al latte

Si salvi chi può.

Dopo i biscotti al doppio cioccolato, i biscotti cioccolato-noci-banana, quelli cioccolato e avena e il banana bread tutto puntellato di gocce di cioccolato, preoccupata di esaurire le riserve mondiali di cioccolato fondente e nel pieno delle mie facoltà mentali, ho deciso fosse arrivato il momento di una ricetta chocolate-free.

Mio malgrado, sia chiaro.

Del resto, questo gustosissimo arrosto, tutto affogato nel latte, che praticamente si cucina da solo, stava nelle bozze da troppo tempo.

Ad ogni modo è solo una parentesi e non potrebbe che essere altrimenti.

Lo sanno tutti. Le vie del cioccolato sono infinite e una tavoletta di cioccolato al giorno leva il medico di torno.

Chi sono io per dire il contrario?

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Coscia di maiale al latte
Autore: 
 
Ricetta tratta da "Il Talismano Della Felicità" di Ada Boni
Cosa vi serve
  • un bel pezzo di lombata o filetto di maiale
  • burro q.b.
  • sale e pepe q.b.
  • latte q.b.
Mettiamoci al lavoro
  1. Fate sciogliere il burro in una casseruola in cui la carne possa entrare quasi giusta.
  2. Aggiungete la carne e fatela rosolare per bene su entrambi i lati.
  3. Verso la fine della rosolatura condite con sale e pepe.
  4. Coprite la carne quasi interamente con il latte, mettete il coperchio, abbassate la fiamma e fate cuocere piano piano per almeno due ore.
  5. A fine cottura il latte si dovrà essere addensato come una crema, di colore biondo. Se volete potete passarlo in un mixer in modo da rendere la crema più omogenea.
  6. Servite la carne tagliata a fettine e insaporitela con la crema.
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L’arrosto della domenica

Qui sotto troverete i soliti ingredienti e una manciata sparsa di kg, gr, q.b. e quelle robe li, ma in realtà l’unico ingrediente che conta davvero, in questa ricetta che sanno fare proprio tutti, è il tempo.
Serve tempo, senza sconti o scorciatoie.
Preparate quelle due-cose-due che prevede la ricetta, mettete la carne sul fuoco (basso che più basso non si può) e lasciate andare per almeno 4 ore.
E’ tutto quello che vi occorre per un secondo da leccarsi i baffi ^___^

INGREDIENTI
1 kg di cappello del prete di vitello (*)
salvia, rosmarino e alloro
1 spicchio d’aglio
olio extra vergine di oliva
1 bicchiere di vino bianco
1 dado vegetale
2/3 mestoli di acqua

Preparate un trito con salvia, rosmarino, alloro e la testa d’aglio. In una pentola versate l’olio extra vergine di oliva e il trito di aromi. A temperatura, aggiungete il pezzo di carne a cui farete prendere colore da entrambi i lati. Fate andare a fuoco vivace per qualche minuto. Svaporate con il vino bianco e poi aggiungete 2 o 3 mestoli d’acqua e un dado vegetale.
A questo punto spostate la pentola sul fuoco più piccolo, abbassate la fiamma al minimo e fate cuocere per almeno 4 ore, bagnando di tanto in tanto la carne con il brodo di cottura.
Potete servirlo subito o prepararlo in anticipo per il giorno dopo.

(*) Di seguito qualche informazione in più sul “Cappello del Prete”

“Il Cappello del Prete è un bel taglio, leggermente venato di grasso, di forma stretta e allungata. E’ adatto per brasati, bolliti, lessi, arrosti e spezzatini. Il nome deriva dalla forma, a cappello di prete. Viene anche chiamato: Spalla (Bari, Napoli, Torino), Polpa di spalla (Bologna, Roma), Paliciata e copertura di spalla (Catania), Spallone (Messina), Fesone di spalla e cappello da prete (Milano), Piano di spalla (Palermo), Scorza di spalla (Reggio Calabria)”.

 

 

 

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