E’ arrivato il momento di pensare a Londra.
Sono quella che il viaggio comincia quando ho un biglietto in tasca inizio a pensare che voglio-partire-per e quindi dichiaro ufficialmente aperta la campagna di avvicinamento al periodo
londinese.
Innanzitutto uova e bacon. Non credo di potermi esimere.
Passerò le prossime settimane ascoltando Cat Stevens, i Beatles e Bohemian Rhapsody che quando attacca il piano mi sciolgo.
Cascasse il mondo, non mancherò l’appuntamento con il tè delle cinque, condito da scones e biscotti burrosi che fanno Londra tanto quanto il Big Ben.
Hugh Grant – ma quello dei bei tempi – e lo spirito di Sherlock Holmes, tutto concentrato nei riccioli di Benedict Cumberbatch.
L’impermeabile Burberry anche in estate. A questo proposito, confido in qualche giorno di pioggia per non squagliarmi come un panetto di burro, dimenticato sotto il sole di agosto.
E in tutto questo, cosa c’entrano i biscotti con le mandorle?
Forse niente, se non che penso meglio quando sgranocchio.
E tra una mandorla e l’altra (vi ho mai detto quanto lovvo le mandorle?) mi viene a mente che partire-per sono io che scopro il mio mondo mentre ne attraverso un altro.
È in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo; se li creo esistono; se
esistono li vedo. […] La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che
vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo. [F. Pessoa]
E in tasca, un buon viaggio a portata di mano.
- 250 gr farina di mandorle
- 200 gr di zucchero a velo + 50 gr da usare per spolverizzare piano lavoro e biscotti dopo cottura
- 2 chiare d’uovo
- 1 limone
- 1 cucchiaino di miele
- Fate tostare le mandorle e frullatele con 200 gr di zucchero, la scorza del limone finemente grattugiata e il miele.
- Con una spatola incorporate delicatamente le chiare d’uovo.
- Fate riposare l’impasto in frigorifero per un paio d’ore.
- Stendete l’impasto su una spianatoia spolverizzata di zucchero a velo e con un tagliabiscotti rotondo ricavate i biscotti della grandezza che preferite.
- Coprite una teglia con della carta forno e distribuite i biscotti.
- Fate cuocere in forno già caldo a 175/180° C per 15 minuti circa o fino a quando i bordi dei biscotti non inizieranno a prendere colore (tenete d'occhio il fondo)
- Togliete i biscotti dal forno e fateli raffreddare. Se volete, quando sono ancora tiepidi spolverizzateli con lo zucchero a velo rimasto.
Calarsi nel ritengo sia il modo migliore per vivere il.
E detto questo, detto tutto!
Per la serie “devo sentirlo sotto pelle, fin dentro i capelli ché se non provo il brivido dietro al collo non mi sono ancora del tutto calata”. Poi, pronta a guardare, riesci a vedere sul serio. Metti su le lenti dello stupore indossando le scarpe (di un nuomero non precisato, forse di valore indefinito tra + e – infinito!) delle possibilità. E i familiari biscotti … così tanto compagni … quelli che non tradiscono … gli affidabili …quelli incollati all’animo dolce che hai di mandorla!
E scommetto che ce l’avevano, loro, i biscotti, l’animo morbidoso!
D’altronde creati dalle tue mani sono! u_u
Prendo in prestito quel tuo “calarsi nel… per vivere il” che mi piace un tot.
Tipo immersa… e il fatto che non sappia nuotare (o quasi) è assolutamente un dettaglio.
E comunque si, i biscotti qui sopra sono di quelli croccanti fuori, ma con un animo morbidoso.
Ci vedi lungo tu! 🙂
Incredibile come bastino delle frasi – specialmente se tue – a farmi tornare una 18enne con felpa col cappuccio e anfibi che dormiva in una famiglia in cui l’odore di bacon e uova strapazzate era sempre presente, già dalla mattina… e quel cenare alle 18 30 che per una romana è assolutamente impensabile ma lì era diventata una piacevole abitudine… e poi il bus che ti porta in città, le lezioni d’inglese, stare in una classe e portare il libro nello zaino, girare per le vie con lo stupore di chi crede che l’estate sia un’invenzione meravigliosa, tutti gli incontri, gli spagnoli che baciavano male, le patate e le mele verdi mangiate ogni santo giorno, la voglia di non tornare… secondo me tu vivrai un po’ di tutto questo e volare attraverso il tempo sarà non solo possibile, ma anche bello, stimolante… e nuovo. Nuovo sì, perchè ci vai da Sweetie con tutto quello che ciò significa… 🙂
Sappi che sono emozionata per te. E felice di viverla in diretta, passo dopo passo, briciola dopo briciola.
(e quando andrai alla libreria Travel Bookshop a Portobello Road mi devi pensare così forte che mi devono fischiare le orecchie pure mentre sono immersa nelle acque salentine)
Tu l’hai nascosta lì in fondo, tra due parentesi che è un pò come dire e non dire… ma sappi che nel mio personalissimo elenco, la tua libreria Travel Bookshop a Portobello Road ha scartato sulla destra un tot di nonpossononandarea e si è guadagnata un posto di tutto rispetto. Stai certa che ti penserò così forte che non te la caverai nemmeno con le cuffie e la musica a palla.
Ecco, adesso che è deciso, devo solo andare dal sig. google per capire dove mi stai portando 🙂